Primo atto della finale per la B con l’Alessandria all’Euganeo. E l’Unione (quasi) tifa Padova

TRIESTE. Play-off di serie C, ultimo atto. O meglio penultimo, visto che nella giornata odierna si gioca la finale di andata (giovedì ci sarà quella di ritorno). Domenica 13 giugno all’Euganeo va infatti in scena Padova-Alessandria: si inizia alle ore 18 con diretta Raisport, arbitra Zufferli di Udine. Entrambe, vista quella che sarà la nuova composizione orizzontale dei gironi, sono potenziali avversarie della Triestina il prossimo anno. Ma chi vincerà e salirà in serie B, detta brutalmente, non sarà più tra i piedi degli alabardati. Quale l’esito migliore dunque per l’Unione? Non c’è dubbio che con il Padova fra i cadetti, verrebbe a mancare una grande rivale storica, nonché una delle partite più sentite e dei derby più prestigiosi della stagione. Ma anche se comprensibilmente per i tifosi alabardati non sarà semplice tifare per i biancoscudati, probabilmente è meglio che la squadra di Mandorlini non sia tra le prossime avversarie della Triestina. Il Padova ha una società ambiziosa, ha costruito una squadra solida con il chiaro obiettivo di salire in breve fra i cadetti, e non ci dovesse riuscire quest’anno, è probabile che cerchi di rinforzarsi ulteriormente per non fallire l’obiettivo il prossimo anno. Anche l’Alessandria ha una società solida e le ambizioni non sono da meno, anche perché ai grigi piemontesi la serie B manca da ben 46 anni, ma proprio per questo c’è forse meno dimestichezza a lottare al vertice della serie C e almeno sulla carta potrebbe essere un’avversaria lievemente meno pericolosa per l’Unione. Al match di andata che gioca oggi in casa, il Padova ci arriva però con assenze piuttosto pesanti. Ben quattro gli squalificati, e fra loro ci sono i due pezzi da novanta di Mandorlini, ovvero Ronaldo e Chiricò. Ma nelle file dei veneti non ci saranno nemmeno Saber e Vasic, mentre nell’Alessandria l’unico squalificato è Mustacchio. Intanto continuano i rumors sul fronte degli allenatori. Stefano Vecchi, appena lasciato il Sudtirol, si accaserà alla Feralpi. Dopo il divorzio dai gardesani, l’ex alabardato Pavanel invece spunta ora sul taccuino del Chievo, in serie B, dopo essere stato accostato a Bari, Spal e Sambenedettese. Il Bari in realtà starebbe seriamente pensando a Mignani, ex giocatore alabardato che ha appena lasciato la panchina del Modena. Calabro invece, mister del Catanzaro il cui nome negli scorsi giorni era stato accostato anche alla Triestina (interesse smentito da Milanese), resta ufficialmente in giallorosso.