Mega parcheggio per Socrepes: «Il cantiere deve partire a ottobre»
Cantiere del nuovo parcheggio multipiano per Socrepes, ormai è corsa contro il tempo: entro due mesi deve aprire i battenti, altrimenti non sarà pronto per le prime gare delle Olimpiadi invernali.
La società Infrastrutture Milano Cortina, Simico, ha infatti fissato nel prossimo mese di ottobre l’avvio del cantiere per il collegamento in cabinovia tra piazzale Revis e Socrepes. Ma ci sarà appunto anche il parcheggio da costruire, con i relativi servizi.
Ottobre o mai più
A suo tempo dirigenti del Pool engineering, autori del progetto, avevano anticipato che l’inizio dell’autunno era il limite temporale oltre il quale non si sarebbe potuti andare per avere questa parte del “Ppp Sistema integrato di mobilità intermodale” pronto per le Olimpiadi. Un investimento da 127 milioni e 484 mila euro, con tanto di tappeto mobile in tunnel fino al “Ppp” e specificatamente Faloria; 2 anni e 6 mesi di lavori solo per l’impianto di arroccamento.
Nella seduta del 7 agosto, il Comitato tecnico della Via regionale, la Valutazione d’impatto ambientale, ha però sospeso temporaneamente l’iter autorizzativo chiedendo a Pool engineering e a Quick no problem parking, il finanziatore privato,25 pagine di precisazioni in base, tra l’altro, a una quindicina di osservazioni, dalla Provincia all’Anas, una più pressante dell’altra. Gli ingegneri hanno tempo 20 giorni per rispondere.
La replica
«Siamo già al lavoro, insieme a Simico, per rispondere nella misura più puntuale a tutte le osservazioni, garantendo ogni possibile assicurazione» dicono da ambienti vicini al Pool. Ma perché il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, di solito così prudente, se n’è uscito alla vigilia di Ferragosto lanciando una mina contro la Provincia e il presidente Roberto Padrin? Padrin si è subito chiarito col sindaco, dicendo che Palazzo Piloni non c’entra nulla e che le osservazioni della Provincia erano obbligate, anche nella sostanza (critica).
La grande paura, ai piani alti di Corso Italia a Cortina, è che dopo il «no» dei Comuni di confine all’utilizzo del Fondo così come richiesto dalla Regione per la gestione della Pista da bob nei futuri 20 anni di presunta passività, venga meno anche un possibile, anzi indispensabile introito dei servizi pubblici del futuro parcheggio con 747 posti auto a rotazione, su tre livelli, oltre a 114 box privati. Non è mai stato smentito che i costi gestionali della nuova pista da bob “Eugenio Monti” possano aggirarsi intorno a un milione e mezzo l’anno; taluno ha messo in conto addirittura due milioni.
A parte la partecipazione delle Federazioni internazionali, il rischio è che il Comune debba sborsar fino a un milione l’anno, se non arrivano altre integrazioni. Ecco perché più di 800 posti macchina possono far comodo alle casse del Comune. Ai primi di agosto si sono tenuti, a Cortina, diversi sopralluoghi ai cantieri olimpici. Tutti con esito positivo.
Il nodo Socrepes
Ma nel corso di uno di questi i tecnici della Regione hanno voluto saperne di più dell’impianto di Socrepes e verificare di persona la zona a rischio idrogeologico coinvolta nell’impianto. Neppure una settimana dopo, il verdetto che i privati del “PPP” non si aspettavano; forse avevano già compreso le difficoltà i collaboratori di Fabio Saldini, il commissario, negli studi di Simico. «La stazione intermedia e i vari sostegni del tronco inferiore e superiore non risultano essere stati oggetto di specifiche indagini geognostiche o misure inclinometriche, mirate a verificare e monitorare gli spostamenti del terreno. In particolar modo, alcuni sostegni risultano molto prossimi ai settori maggiormente critici a pericolosità geologica P3.
La localizzazione della stazione intermedia, come appurato in sede di sopralluogo congiunto, il primo agosto 2024, è contraddistinta da fratturazioni e cedimenti del manto stradale». Ecco il punto più critico: «La localizzazione della stazione intermedia, come appurato in sede di sopralluogo congiunto, il primo agosto 2024, è contraddistinta da fratturazioni e cedimenti del manto stradale» scrive il Comitato Regionale nella sua relazione, confermando anche la ricognizione. Ebbene, non sarà una passeggiata la risposta che il Pool enginrering dovrà dare, nel senso che in pochi giorni deve ricercare un altro punto d’appoggio. Senza contare tutto il resto del progetto, a cominciare dal parcheggio interrato. Si pensi solo alla sistemazione della terra che verrà scavata. Ma, come ha detto il sindaco Lorenzi, l’impianto è «strategico per liberare il centro città dalle auto».