Ponteggi e transenne per allestire la maxi gru: partono i lavori per salvare il duomo di Mortegliano
Le transenne sono posizionate all’inizio di via Cortina lasciando libero il tratto di strada per il cantiere. Al di là, i mezzi sono già all’opera, una quindicina le maestranze al lavoro. Da lunedì 25 novembre sono iniziate le operazioni di montaggio della gru – che sarà alta 55 metri – necessaria per eseguire i lavori di ristrutturazione della copertura del duomo di Mortegliano.
Quella copertura trivellata dalla grandine il 24 luglio 2023 che rischiò di far sparire un patrimonio storico e artistico di grande valore. Ma così non sarà. Le operazioni per completare il montaggio, come spiega il progettista e direttore lavori, l’architetto Marco Botto, dureranno – meteo permettendo – al massimo quattro giorni (esclusi la mattinata di oggi in cui si svolge il mercato settimanale per evitare qualsiasi tipo di rischio ai cittadini) – fino a giovedì 28 novembre.
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I teli blu - fissati con corde e sacchi - ancora coprono il tetto del duomo, recintato dalle reti arancioni. C’è fermento nel cantiere della rinascita del simbolo per eccellenza di Mortegliano, dove l’acqua era entrata dai fori causati da chicchi di grandine che avevano devastato un paese intero, distruggendo case, macchine, aziende e le chiese, appunto. «È stato un iter faticoso e lungo ma finalmente siamo partiti» commenta monsignor Giuseppe Faidutti. Si procede, dunque.
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La ditta Friulana Costruzioni di Sedegliano ha iniziato a operare per realizzare una nuova copertura in rame a sostituzione di quella in coppi trivellata dalla grandine con un sistema di impermeabilizzazione a più livelli. Un materiale che si piega ma non si rompe, il rame, può abbozzarsi ma non entra acqua. Saranno inoltre attuati degli interventi volti a migliorare le condizioni statiche dell’edificio alleggerendo la struttura.
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Sono stati avviati anche gli interventi di massima urgenza per la sistemazione del tetto dell’ottagono. Sono già stati montati i ponteggi per poter accedere alla copertura e predisposti i parapetti anti-caduta (all’interno del duomo, in corrispondenza all’ottagono, sono state posizionate anche delle e reti anti caduta).
Il maxi cantiere, così, prende forma. Dopo un iter lungo che ha visto la parrocchia di Mortegliano lavorare per mesi fianco a fianco della Soprintendenza e della Curia affrontando non pochi ostacoli burocratici. Un progetto, l’investimento è di circa 4 milioni di euro, che consentirà di mettere in sicurezza la copertura dell’edificio la cui prima pietra fu posta nel 1864.
Un cantiere complesso considerato che la superficie in cui si andrà a operare è di 1.400 metri quadrati, con pendenze notevoli dove tutto è studiato nel dettaglio. Perché lassù anche solo posizionare un telo provvisorio diventa un’azione straordinaria. In mezzo ai coppi distrutti dalla grandine, si agirà nella massima sicurezza.
Serviranno due anni per completare l’opera, per la fine del 2026. Guarda le reti rosse monsignor Faidutti e la gru prendere forma.
Parallelamente ai lavori esterni, saranno realizzati anche degli interventi per salvaguardare gli interni che sono deteriorati e pieni di muffa con il posizionamento di alcuni reti alle travi in modo da proteggere gli interni dall’eventuale caduta di materiali: la Pala lignea del Martini così come gli altri arredi e le opere d’arte conservate all’interno del duomo sono state spostate e protette con appositi teli per evitare che l’acqua e l’umidità potessero ulteriormente danneggiarle. Il montaggio della gru oggi si fermerà durante le ore del mercato settimanale al mattino, poi si riprenderà con le operazioni che proseguiranno fino a domani. E porteranno al recupero del simbolo di Mortegliano, inagibile da quel 24 luglio 2023.