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San Donà, la Lega vuole il vicesindaco: ipotesi Meneguz al posto di Quintavalle

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Prima giunta per il vice sindaco Augusto Quintavalle, appena espulso dalla Lega, che resta per ora al suo posto. La maggioranza nella bufera dopo la decisione della Lega di espellere Quintavalle che aveva appena surrogato Giuliano Fogliani.

Accusato di “fuoco amico”, ora il Carroccio potrebbe anche invocare un nuovo vice sindaco e assessore non essendo più Quintavalle esponente della Lega. Una decisione che la segreteria provinciale assumerà a breve. Quintavalle, nel frattempo, si sfoga: «Ho saputo che il partito vuole al mio posto Alessandro Meneguz, allora ripeto che Giuliano Fogliani è stato mandato via per inadeguatezza, su input del sindaco e con il consenso di tutto il gruppo consiliare, compreso Meneguz».

Ora Forza Italia e il suo commissario Vasco Magnolato puntano il dito contro il sindaco, Alberto Teso: «Non può essere un podestà». E FI annuncia la prossima espulsione degli assessori Lucia Camata e Luigi Trevisiol, sempre più distanti. Il primo cittadino spegne le polemiche e si rivolge a chi lo attacca e mette in dubbio la tenuta di giunta e maggioranza: «State sereni». Le polemiche sono solo all’inizio.

«La Costituzione italiana stabilisce che tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica», premette Magnolato, «parole che non si attagliano in nessun modo al comportamento tenuto dal sindaco.

La sua decisione di eliminare, in modo assolutamente inusuale, due assessori eletti con centinaia di preferenze, Gianluca Forcolin e Giuliano Fogliani, oltretutto vicesindaco, è frutto di un comportamento che nulla ha a che vedere con il dettato costituzionale. Le motivazioni con cui ha eliminato quei due dei suoi assessori, ritenuti da lui stesso, in molte affermazioni pubbliche, pilastri della linea politica amministrativa, sono umorali, pretestuose e non chiare.

La situazione politico amministrativa del Comune è sempre più confusa. Oggi ben tre assessori su sei non rispondono in alcun modo alla linea politica dei propri partiti nei quali sono stati eletti un anno e mezzo fa: Lucia Camata, eletta in FI in una lista con Coraggio Italia e una lista civica ormai disciolta, con 280 preferenze, Luigi Trevisiol eletto con la stessa lista, 164 preferenze, e attualmente iscritto a FI, Augusto Quintavalle, nominato vicesindaco, eletto con la lista Lega Salvini, 110 preferenze, ed espulso in questi giorni dal proprio partito.

Per quanto la riguarda Forza Italia intende prendere nei prossimi giorni decisioni in merito agli assessori Camata e Trevisiol. Il sindaco non è un podestà di antica e non democratica memoria, ma deve rendere conto delle sue scelte non solo alla sua parte politica, ma a tutti i cittadini, le sue scelte non sono chiare e trasparenti».

Il Pd incalza sindaco e maggioranza. «La Lega scarica Quintavalle», si chiede la segretaria Cinzia Murer, «un segno di inettitudine o il tassello di un disegno politico preciso per trasformare la giunta Teso in un monocolore a trazione Fratelli d’Italia? Il sindaco ha il dovere di fare chiarezza: ha ancora una maggioranza politica o un unico gruppo di FdI e pochi altri individui sparsi? Questa crisi politica è l’ennesima prova di un’amministrazione priva di una visione condivisa per la città, incapace di andare oltre lotte di potere e vendette interne».




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