Dopo il ko di Livorno l’Apu cerca la ripartenza
Era il momento di ingranare la quinta, invece l’Apu a Livorno ha innestato la retromarcia. Al posto della vittoria consecutiva numero cinque, è arrivata un’autentica doccia gelata, che ha colto inatteso tutto l’ambiente bianconero. Non c’era alcuna avvisaglia di una batosta del genere e ora bisogna leccarsi in fretta le ferite.
Approccio soft
Avevamo posto l’accento in tempi non sospetti, dopo una vittoria, sulla pericolosa tendenza di questa squadra alle partenze ad handicap. Nell’ultimo mese e mezzo Udine ha steccato l’approccio al match contro Milano, Pesaro, Brindisi, Vigevano e Livorno. In casa è sempre riuscita a reagire e acciuffare i due punti, in trasferta invece ha incassato oltre 80 punti e ha perso malamente. Allo staff tecnico il compito di capire il motivo di questi inizi senza mordente, noi ci limitiamo a prendere atto del fatto che le tante partite ravvicinate non possono più costituire un alibi credibile: il tour de force del mese di novembre ormai è alle spalle e la squadra ha avuto un’intera settimana per preparare la gara contro i livornesi.
Passo indietro
Il pesante -25 inflitto all’Apu dalla Libertas non è figlio soltanto di un pessimo approccio bianconero al match, visto che c’era tutto il tempo per raddrizzare la situazione e invece il passivo è andato aumentando sino a scavallare oltre i 30 punti. Non può bastare il gap d’energia e intensità a spiegare il dominio dei padroni di casa a rimbalzo, giusto per dirne una. Udine ha fatto un passo indietro anche sul piano del gioco, affidando le proprie speranze di rimonta al tiro da tre punti, e il 4/25 finale è costato il crollo, anche perché il gioco interno è venuto di nuovo a mancare. Il dato dei soli 8 assist registrati a referto è emblematico, la palla è circolata poco e male fra le mani dei giocatori udinesi.
Prospettive
Restare in scia alla capolista Rimini, nella settimana che precede la sfida chiave fra i romagnoli e Cantù, sarebbe stato molto importante. Ora invece i punti di distacco dalla vetta sono 4, e domani sera potrebbero diventare 6 se, com’è probabile, i riminesi andranno a vincere anche a Vigevano. Con il -14 dello scontro diretto come ulteriore zavorra per Alibegovic e soci.
La costanza di rendimento della prima della classe non consente passaggi a vuoto alle rivali, men che meno una domenica di vuoto totale sul campo di una neopromossa. Se l’ambizione di questa squadra è giocarsi le proprie carte al tavolo della promozione diretta, passaggi a vuoto simili non sono più consentiti e certe partite vanno portate a casa comunque. Vincere sempre in casa non basta, bisogna cambiare marcia in trasferta. Allora forza e coraggio, perché mancano ancora 23 giornate e c’è ancora tempo per sfruttare l’occasione offerta da un campionato in cui tante delle presunte big stanno disputando una stagione mediocre.