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Январь
2025

Prossimo coach di Sinner? Bertolucci: “Sarebbe bello Seppi, ma anche Ivanisevic”

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Ogni tot domeniche è il momento Sinner. Semplicemente perché, quando gioca, vince sempre. Poi, quell’euforia della vittoria prosegue spesso anche nei primi giorni della settimana successiva. Prime pagine con una chioma rossa e molteplici coppe, Jannik di qua, Jannik di là e, alla fine, il tennista azzurro è sempre al centro dell’attenzione. Come d’altronde è normale che sia per un numero 1 al mondo. L’ultimo successo è arrivato sul cemento di Melbourne dove, in tre set, l’altoatesino ha sconfitto Alexander Zverev per intascarsi il terzo titolo Slam in carriera.

Paolo Bertolucci ha voluto dire la sua sull’egemonia del 23enne di Sesto Pusteria. Ha poi anche parlato degli anni passati, dei vecchi campioni e di quelle due parole proibite nel mondo del tennis dall’inizio dell’Era Open: Grande Slam. “Se Sinner può vincerlo? Potrebbe essere un anno su cui puntare” – ha dichiarato l’ex tennista italiano ai microfoni Rai. Quando c’era Nadal, Parigi era un tabù per tutti, bisognava pensare agli altri tre Major e quindi il Grande Slam era praticamente impossibile. Ora Rafa non c’è più. Rimangono buoni giocatori come Alcaraz e Zverev: gli altri non possono pensare di impensierire Sinner. A parte Alcaraz non vedo un altro giocatore che possa battere Jannik sul rosso”.

In seguito, l’ex numero 12 al mondo ha speso qualche parola sugli altri Slam, sui nuovi giovani che però devono ancora emergere del tutto, e sul torneo italiano che a Jannik manca ancora e che non ha potuto giocare lo scorso anno causa infortunio: gli Internazionali d’Italia. “Sull’erba Jannik ha già dimostrato di essere competitivo, mentre allo US Open ha già vinto. Il Grande Slam è difficilissimo, solo Djokovic ci è andato vicino. Prima che qualche altro giovane possa arrivare a dargli fastidio, sarebbe ideale per Jannik cogliere questo momento dove non ci sono troppi avversari alla sua altezza. Per un tennista italiano il torneo di Roma è una tappa importantissima: nel cuore viene solo dopo gli Slam. La data sarà segnata col rosso sul calendario. Sarebbe la ciliegina sulla torta”.

Sul campione Sinner, tennista ma ancora prima persona eccezionale, Bertolucci ha poi raccontato qualcosa di divertente, prima di dare una sua personale valutazione all’ambito del gioco di Jannik forse ancora un po’ meno sviluppato degli altri. “Ogni tanto, quando lo vedo, lo tocco e gli dico ‘Ma sei vero o sei un ufo?’ Un pelo nell’uovo, nel suo gioco, bisogna trovarlo per forza. Il 6,5 per il suo gioco a rete bisogna rapportarlo al fatto che è il numero 1 al mondo. Il gioco di volo è forse quello meno curato e seguito. Prima, ha pensato a costruirsi una base eccezionale con i colpi a rimbalzo. Poi, ha fatto un gran lavoro fisico negli ultimi due anni, dato che era un po’ indietro da quel punto di vista e ora ha fatto un grande salto. Su una percentuale di 100 colpi, comunque, bisogna contare che quelli al volo sono 3 o 4. È migliorato anche da quel punto di vista: come esecuzione dei colpi e posizionamento a rete. Tra un paio di anni arriveremo anche lì a un 8,5/9.

Si è poi passati invece al gioiello del tennis di Jannik, la risposta, a cui il classe ’51 nato a Forte dei Marmi ha dato senza esitazioni un meritatissimo 10. “Non a caso si parla di Sinner come l’erede di Djokovic. Il colpo dove Jannik è più vicino a Nole è sicuramente la risposta, sempre curata. È un colpo che è diventato importantissimo. Sinner riesce tranquillamente a tenere a bada i grandi battitori con molta naturalezza”.

Infine, Bertolucci ha provato a dare qualche nome per chi potrebbe sostituire Darren Cahill, dall’anno prossimo, nella panchina del numero 1 al mondo, dato che durante l’Australian Open Jannik ha (per sbaglio) dichiarato che il 2025 sarà l’ultima stagione da allenatore per il coach australiano. Non credo che Cahill torni indietro. Ha seguito il circuito per tanti, forse troppi anni. Ha una famiglia e poi gli australiani sono molto legati alle origini. Basti guardare Ashleigh Barty. Tra i nomi che ho letto come possibili successori di Cahill sarebbe bellissimo avere un ragazzo serio come Andreas Seppi, anche se non ha mai allenato. Anche Goran Ivanisevic (da poco congedatosi da Elena Rybakina, ndr) potrebbe essere un’opzione, era nel team di Djokovic. Su Andre Agassi (prossimo capitano del Team World in Laver Cup e grande estimatore di Sinner, ndr) soprassederei.




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