Il regista del prossimo capitolo del Tomb Raider con Alicia Vikander, Ben Wheatley, non ha accettato una sfida da poco decidendo di misurarsi con Rebecca, ovvero l'ennesimo adattamento di un classico non solo della letteratura, ma anche del cinema. La storia è quella raccontata da un romanzo nato come Rebecca, la prima moglie per la penna di Daphne du Maurier nel 1938 e subito portato sul grande schermo per la regia di Alfred Hitchcock, collezionando due primi Oscar (al miglior film e alla fotografia). 

«Rebecca, la prima moglie», 8 adattamenti per un best seller

In molti hanno tentato di bissare questo successo al cinema e in tv: 8 gli adattamenti a oggi; tra il classico del re della suspense e questo nuovo remake Netflix, si sono piazzati un primo film per la tv BBC (1947), a cui  ne seguì uno NBC per il pubblico americano nel 1962, quindi uno sceneggiato Rai nel 1967, un altro film per la tv BBC nel 1979, una miniserie britannica ITV nel 1997 (con protagonisti 2 attori che avrebbero recitato assieme anche in Game of Thrones, Charles Dance e Diana Rigg), e una seconda produzione tv italiana, sempre per la Rai, nel 2008.

Il pubblico principalmente giovane di Netflix, però, potrebbe non essere attratto dal fascino del primo tentativo puramente cinematografico di sfidare direttamente un classico del cinema mystery e un cult di Hitchcock, per essere piuttosto incuriosito dall'approdo sulla piattaforma in streaming di uno dei due protagonisti di Chiamami col tuo nome, l'attore Armie Hammer, che da allora si è visto poco e non per colpa sua. 

«Rebecca» segna il ritorno di Armie Hammer sugli schermi italiani

I ruoli per Hammer non sono mancati, anzi. Però, in alcuni casi i film a cui ha partecipato, non sono usciti in Italia (Sorry To Bother You), sono usciti con un'esposizione non massiccia (Attacco a Mumbai - Una vera storia di coraggio; Una giusta causa) oppure sono finiti direttamente in rete (Wounds).  Quasi a compensare un'assenza prolungata sui ostri schermi, Hammer ha in serbo un Assassino sul Nilo per le Feste e quindi 4 nuovi progetti i produzione, che si spera non vengano bloccati o rimandati dalla pandemia.

«Rebecca»,  quando esce il film

Classico tra i classici, come si diceva, il nuovo film ispirato al romanzo di Daphne du Maurier, che è stato capace di ossessionare lo showbiz per oltre 80 anni, esce su Netflix il 21 ottobre 2020.

«Rebecca», il trailer

«Rebecca»,  la trama

Una giovane donna incontra a Monte Carlo l'affascinante Maxim de Winter (Armie Hammer), precocemente vedovo. I due si imbarcano in una relazione incendiaria e si sposano bruciando tutte le tappe. Di lì a poco, la novela sposa arriva a Manderley, la tenuta di famiglia del marito sulla costa britannica. E qui scopre di doversmi misurare con l'ombra sempre incombente della prima moglie di Maxim, Rebecca, una donna piena di garbo e fascino per cui la governante della villa, a signora Danvers, nutre una venerazione quasi ossessiva.

«Rebecca»,  il cast

In attesa di scoprire quanto il nuovo film Rebecca si avvicina o si scosta dalla tradizione, si può tranquillamente dire che è ortodosso nella scelta di un cast che punta molto sul fascino dei due protagonisti e la lunga espereinza e bravura dell'antagonista, Miss Danvers. Negli anni a vestirne i panni sono state Judith Anderson, Nina Foch (veterana del thriller), la già citata Diana Rigg e Mariangela Melato, icona del nostro cinema e teatro. Oggi il testimone di un personaggio così tetro e affascinante passa a Kristin Scott Thomas. L'eredità di tanti remake non è da meno al maschile: Armie Hammer se la vede con la memoria di Laurence Olivier, James Mason, Amedeo Nazzari, Charles Dance e Alessio Boni. La giovane Lily James, famosa per Cenerentola e Mamma mia! Ci risiamo si misura con le due belle interpretazioni italiane di interpretazioni di Cristiana Capotondi e Ileana Ghione (veterana della prosa televisva Rai), e la memoria di quelle di  Emilia Fox, Joan Hackett, ma soprattutto di Joan Fontaine, una delle attrici amate da Hitchcock, che diretta da lui vinse l'Oscar nel 1942 per Il sospetto.