Apple sarebbe di nuovo al lavoro sulla Apple Car, la sua auto elettrica rivoluzionaria che potrebbe fare il suo debutto nel 2024. Ad affermarlo è la Reuters, che riprende alcune indiscrezioni interne all’azienda e che parlerebbero di una tecnologia speciale per la ricarica delle batterie insieme alla creazione di nuovi sistemi di guida autonoma in grado di far fare un salto di qualità all’ambiente automobilistico. Il report è molto vago e non entra nei dettagli della realizzazione, ma indica chiaramente che la Mela sarebbe seriamente intenzionata a far parte della prossima battaglia tecnologica del prossimo decennio. Gli unici indizi trapelati da Cupertino riguarderebbe l’utilizzo di società terze per realizzare alcuni componenti della sua nuova tecnologia, compresi i nuovi radar LiDAR. Mentre, per quanto concerne le batterie, Apple avrebbe scelto l’utilizzo di un alimentatore a cella singola che garantirebbe una maggiore capacità e costi inferiori.

Conferme e smentite

Le voci sullo sviluppo dell’Apple Car (o della iCar, come era stata soprannominata all’epoca) risalgono al 2015 e avevano creato un bel fermento nel sistema: sommandolo alla crescita di Tesla e alla nascita del progetto congiunto tra Google e FCA, l’interesse di Apple ha creato una forte attenzione intorno alla guida autonoma spingendo i più importanti brand automotive a investire nel settore per raggiungere traguardi importanti nel giro di pochi anni. I motori elettrici sono migliorati, l’autonomia si è allungata notevolmente e i tempi di ricarica sono crollati, ma si è guardato ai più importanti colossi tech per superare alcune sfide importanti e realizzare un’auto a guida autonoma in grado di sfondare nel mercato.

Serve un forte investimento per mettere d’accordo i dati in arrivo dalle telecamere disposte lungo tutta l’auto che devono funzionare in ogni condizione di luminosità (e in tutto il mondo) con un sistema intelligente che deve prendere sempre la decisione giusta nello spazio di millisecondi. Con tantissime variabili ancora da studiare a fondo: come si comporterà se dovrà scegliere tra la vita di un pedone e il rischio di andare a sbattere contro un palo? E in caso di incidente, su chi ricadrà la colpa? Tanti dubbi ancora da chiarire e che hanno costituito un ostacolo importante per tanti big del settore: se all’inizio, infatti, la competizione era ricca di pretendenti, in pochi anni tante aziende (come Dyson e Uber) si sono dovute tirare indietro a causa degli alti costi di gestione e dell’impossibilità di trovare una soluzione nel breve periodo. Anche Apple si era fermata nel 2016 annunciando il licenziamento di 200 persone del team legato all’auto elettrica e riconvertendo i propri piani in una fornitura di software in licenza alle case automobilistiche.

Ora invece i piani sembrano essere cambiati: Tesla ha raggiunto un livello di assistenza avanzata alla guida in determinate situazioni, mentre Google Waymo ha già in programma l’ultima fase di test preliminari in alcune delle principali città degli Stati Uniti. Non è un caso dunque che adesso Apple stia tornando sui propri passi riprendendo lo sviluppo dell’Apple Car in arrivo nel 2024.