Triestina calcio, Bucchi carica l’Unione: «Giochiamo per vincere e per ritrovare i tifosi»
TRIESTE. Un mister Bucchi carico a mille lo assicura: la Triestina non vedeva l’ora di voltare pagina e tuffarsi nei play-off, per questo mercoledì 4 maggio (inizio alle 20.30) non speculerà sui due risultati a disposizione e contro la Pro Patria giocherà per vincere, anche per conquistare i propri tifosi nel giorno del ritorno del supporto della curva Furlan. Ecco il Bucchi pensiero alla vigilia della prima sfida dei play-off.
LA PARTITA. «Avevamo voglia di azzerare tutto con la fine di un campionato che non è stato all’altezza di quello che avremmo avuto fare, al netto delle tante vicissitudini. Per questo siamo carichi ed entusiasti, affrontiamo questa partita con la giusta determinazione, la giusta carica. E non speculeremo sui due risultati ma giocheremo per vincere perché non siamo una squadra che può speculare. Ho sempre vissuto così i play-off, da giocatore e allenatore. Gli episodi sono sempre dietro l’angolo, bisogna essere bravi a renderli vani, ragioniamo sempre su ogni partita secca, non sui play-off in generale. Giochiamocela a viso aperto, con le qualità che finora abbiamo fatto vedere solo a sprazzi».
L’AVVERSARIA. «La Pro Patria ha chiuso bene il campionato, è una squadra rognosa, coesa, combattiva, dal cambio allenatore ha ritrovato la solidità difensiva delle passate stagioni. Concede poco, gioca con lo stesso sistema da un bel po’, dopo Lecco avrà ancora più entusiasmo e non ha niente da perdere. Ci abbiamo giocato due partite ostiche, non abbiamo vinto ma neanche perso. Non li snobberemo di certo, non pensiamo di essere più bravi, ma vogliamo essere i più bravi alla fine dei 90 minuti: il nostro unico obiettivo è quello di batterli».
LA SQUADRA. «Non ci sarà Iotti per un probema muscolare e probabilmente neanche Galazzi per una distorsione alla caviglia. Giorno e Giorico sono ancora indietro, invece Lopez probabilmente lo recuperiamo. Negro, De Luca e Gomez li abbiamo rivisti parzialmente con il Sudtirol, ora con altri 8-9 giorni di allenamento stanno recuperando la condizione. Che non sarà ottimale, ma intanto portano anche energie fisiche e l’entusiasmo di chi ha sofferto tanto fuori e ora rientra».
I TIFOSI. «Non vedevamo l’ora di riabbracciare il nostro pubblico, sentire un po’ di calore è importante e fa da stimolo, abbiamo bisogno di loro. Siamo vogliosi di regalare emozioni e soddisfazioni ai nostri tifosi, vogliamo che siano orgogliosi di una squadra che suda la maglia e dà l’anima fino all’ultimo secondo. Possibili contraccolpi psicologici negativi dal pubblico in più? Se ci fossero, sarebbe il colmo. Certo c’è il doppio piatto della bilancia: se non facciamo bene può esserci un riscontro negativo, ma faremo di tutto perché sia positivo».
CONTINUITÀ. «Noi ora dobbiamo far vedere altro dalla Triestina di quest’anno che è andata a onde, una cosa che non è da una squadra forte che invece è sempre equilibrata, tosta e continua. Noi lo siamo stati solo a sprazzi. Non abbiamo avuto continuità fisica per i tanti infortuni, neanche tattica visto che a volte mancavano interi reparti. Penso di aver fatto tutti i sistemi di gioco, e non è un vanto, anzi è stato un problema, ma derivante dall’indisponibilità dei giocatori. Quando abbiamo mantenuto un sistema di gioco siamo riusciti a ottenere risultati. Mi piacerebbe dare continuità alle ultime partite anche contro la Pro Patria, ma mi tengo le ultime ore per capire le condizioni degli acciaccati».