Premi allo sport al torneo Città di Gradisca: c’è anche il ricordo di Omar Monestier, ex direttore del Messaggero Veneto

GRADISCA D’ISONZO.  Il calcio che unisce l’Africa del Mazembe alla Slovenia e al nordest italiano rappresentato da alcune delle sue migliori formazioni giovanili. Lo sport, in generale, con le sue tante emozioni e i suoi protagonisti che, con passione e competenza, continuano ad onorarlo. E il ricordo, quello delle imprese della passata stagione e quello di persone che hanno lasciato una traccia importante.

Tutto questo è il Trofeo “Nereo Rocco-Città di Gradisca” dedicato agli Allievi U18, che giovedì primo settembre ha inaugurato la sua 36° edizione con il galà dei Premi allo Sport nel teatro della città della Fortezza, omaggiando anche la memoria del direttore de Il Piccolo e Messaggero Veneto, Omar Monestier, ad un mese dalla scomparsa.

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La cerimonia presentata da Massimo Radina ha visto salire sul palco, assieme al patron del torneo, Franco Bonanno, tante personalità del mondo delle istituzioni e dello sport, premiati e premianti. Una festa prima che in serata scattasse il torneo vero e proprio.

IL RICORDO C’è stato spazio per la commozione e il ricordo. Tra i premi riservati ai giornalisti, assieme ad Andrea Rinaldi della Rai – che ha ricordato l’episodio che vide Gennaro Gattuso infortunarsi al polso proprio in allenamento a Gradisca d’Isonzo, con la Nazionale nel 2008, in ore che furono decisamente concitate anche per i media – il torneo “Rocco” ha voluto omaggiare la memoria del direttore Omar Monestier, per la sua vicinanza alla manifestazione, con un riconoscimento ritirato dal giornalista de Il Piccolo Giulio Garau. «Per me è un orgoglio, oltre che una grande emozione, ritirare questo premio e ricordare così la figura di Monestier – ha detto - È stato un grande direttore, che ha cercato di instillare quotidianamente in tutti noi la voglia di raccontare le storie di questa regione, anche quelle dello sport».

Altrettanto commovente, poi, il ricordo dello storico dirigente del torneo “Rocco” Ottone Colussi, affidato alle parole della figlia Arianna: «Papà incarnava pienamente i valori del volontariato nello sport».

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I PROTAGONISTI Ma è stata davvero lunga la lista dei premiati, soprattutto tra i protagonisti della passata stagione agonistica, nel mondo del pallone ma non soltanto. Ecco allora il presidente del Cjarlins Muzane Vincenzo Zanutta e i rappresentanti di tutte le squadre campioni nella scorsa primavera: Torviscosa (salita in D vincendo l’Eccellenza), Juventina, Forum Julii, Maniago Vajont (che hanno brillato in Promozione, conquistando l’Eccellenza) e Fortezza Gradisca (vincitrice della Coppa Regione).

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E ancora il vicepresidente regionale della Figc, Fabrizio Chiarvesio, Riccardo Cuca, storico capitano e ds dell’Itala, e per il mondo del basket i due “papà” del miracolo Gesteco Cividale neopromossa in A2 Davide Micalich (presidente) e Stefano Pillastrini (coach). «Siamo partiti con un’utopia, che poi è diventata un sogno, si è trasformata in un progetto ed ha portato ad un trionfo per un’intera comunità impazzita», ha sintetizzato Micalich mentre Pillastrini ha definito «un fiore all’occhiello, per me», il premio ricevuto.

Gli applausi più scroscianti sono arrivati per i campioni dello sport per persone disabili. Premiati Guido Visintin del Gruppo Sportivo “Giuliano Shultz” di Medea (fresco tricolore di 800 e 1500 m) e Cristian Bortoli, Demetra Visintin, Chiara Brandolin, Valentino Coianiz, Alessandro Gallas, Simone Bembi, Mattia Simonit, Massimo Peteani, protagonisti con lo Sclub2 di Ronchi dei Legionari ai Giochi invernali nazionali Special Olympics.

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CANCIANI E LE NOVITÀ A tutti sono andati i complimenti, tra i tanti che sono intervenuti, del numero uno della Figc regionale Ermes Canciani, che oltre a ringraziare le istituzioni e la Regione per la vicinanza al mondo del calcio negli anni segnati dalla pandemia, ha anticipato la volontà di una piccola grande rivoluzione. «Dovremo rivedere il format dei campionati, riposizionando le categorie. Solo così avremo nuovamente tornei di qualità, equilibrati e sostenibili dal sistema».

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BONANNO E I FIGLI DI ROCCO Affiancato da Bruno e Tito, i figli del grande Nereo Rocco, il patron Franco Bonanno ha infine dichiarata aperta questa edizione del torneo, ricordando lo spirito dei Premi allo sport: «Ci piace premiare chi all’interno della nostra comunità è sempre stato disponibile, lavorando per far crescere il mondo del calcio e dello sport in generale, spesso senza essere degnamente riconosciuto».

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IL PROGRAMMA Il primo pallone della nuova edizione del “Rocco” ha iniziato a rotolare ieri a Gradisca, con l’incontro inaugurale tutto triveneto tra Pordenone e Real Martellago, ma già oggi si entrerà nel vivo: ad Aiello alle 18 Tabor Sezana-Torviscosa, alle 18.30 a Cividale Triestina-Cjarlins Muzane, alle 20 a San Canzian gli sloveni del Gorica se la vedranno con i congolesi del Mazembe.