San Tomaso, proteste per due semafori uno dopo l’altro
Due semafori non sincronizzati nel giro di un chilometro per un senso unico alternato che durerà, se andrà bene, fino al 4 agosto. Per il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val, è «una cosa da fuori di testa».
Le ordinanze emanate dal responsabile della direzione operativa di Veneto Strade, Michele Artusato, non lasciano spazio alle interpretazioni. A quella che a partire dal 13 marzo ha istituito il senso unico alternato regolato da semaforo in località Avoscan, lungo il tratto della regionale 203 tra Cencenighe e San Tomaso, se ne è aggiunta un’altra che da ieri impone la stessa misura sullo stesso tratto di strada a distanza di circa un chilometro.
Entrambe le ordinanze sono in vigore 24 ore su 24, sabati, domeniche e festivi infrasettimanali compresi, fino alle 18 del 4 agosto, per permettere i lavori su due viadotti ad opera delle ditte Tonet ed Edil Costruzioni. Chi ieri ha percorso la 203 ha sperimentato cosa ciò voglia dire: semaforo rosso, percorrenza di circa un chilometro di strada, altro semaforo rosso e poi via libera. Un disagio non da poco per chi quella strada la percorre quotidianamente. Ma cosa succederà quando arriveranno i turisti?
Il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val, non nasconde la sua preoccupazione. «Ringrazio Regione e Veneto Strade per aver finanziato i lavori ai due viadotti lungo la regionale 203 che erano previsti da anni, dal momento che le due infrastrutture hanno problemi. Il disagio c’è e ci sarà, ma c’erano tutte le possibilità per limitarlo».
Il sindaco si riferisce infatti all’alternativa della vecchia 203 che percorre le frazioni basse di Avoscan. Una strada che, da Vaia, il Comune di San Tomaso attende venga completamente ripristinata. De Val aveva sottolineato il problema un mese fa.
«Occorre capire come intervenire per rifare le arginature mancanti tra Avoscan e Ghisel passando per Sot Colarù», aveva detto, «fino in località Stani, dove ci sono le ultime case, c’è la possibilità di transitare a senso unico, poi però la strada resta chiusa».
«La possibilità di eliminare i semafori c’è», ha detto mercoledì De Val ai microfoni di Radio Più, «basta avere la volontà di farlo. La soluzione consiste infatti nel ripristino della vecchia 203 a senso unico. Mettendo quattro pietre per alcuni tratti, facendo un po’di scogliera e posizionando i new jersey a mo’di guard rail il problema si poteva tranquillamente risolvere. Avere due semafori sulla stessa strada», ha continuato il sindaco, «compresi i sabati, le domeniche e i festivi è una cosa da fuori di testa. Dobbiamo infatti considerare tutti i turisti che a giugno, luglio e agosto –perché speriamo si finisca il 4 agosto, ma sappiamo che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo – percorreranno quel tratto di strada. Non aver voluto ragionare sulla soluzione data dal ripristino dell’ex 203 è vergognoso».