MONTEMURLO. Una questione di soldi ha fatto passare in secondo piano un sentimento che siamo abituati a dare per scontato, ma che così scontato non è: l’affetto dei figli per i propri genitori.
Solo così si spiega la triste storia di cui è stata involontaria protagonista una donna di 80 anni che abita a Montemurlo.
Giovedì 23 giugno i carabinieri della Tenenza hanno arrestato le sue due figlie, di 41 e 54 anni, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. In particolare alle due donne viene contestato di aver brutalmente picchiato la madre domenica 20 giugno all’interno della sua abitazione, prendendola per i capelli e poi colpendola con alcuni pugni al volto, uno dei quali le ha procurato un’emorragia a un occhio che è stata curata all’ospedale Santo Stefano e giudicata guaribile in sette giorni. Ma ci vorrà molto più tempo all’anziana per dimenticare quanto è successo solo pochi giorni fa. Una scena più adatta a una rissa da strada che a una lite tra madre e figlie.
All’origine del pestaggio, hanno accertato i carabinieri sulla base del racconto dell’anziana, c’è come detto una questione di soldi. La donna, a differenza delle figlie, ha una certa disponibilità economica, accresciuta qualche anno fa dal versamento che le ha fatto un’assicurazione in seguito a un incidente di cui era rimasta vittima. Su quei soldi hanno messo gli occhi le figlie, che per un certo periodo hanno gestito una cartoleria, attività che con la morte del padre è andata progressivamente calando. Ecco dunque la necessità di mettere le mani sul tesoretto di famiglia.
Nella famiglie dove si va d’amore e d’accordo non c’è nemmeno bisogno di chiedere, capita spesso che siano i genitori a offrire un sostegno ai figli che si trovano in difficoltà economiche, ma evidentemente in questo caso i rapporti si erano già irrimediabilmente deteriorati.
Prova ne sia il fatto che l’aggressione di cui l’ottantenne è stata vittima domenica non è la prima. Già in passato le due figlie le avevano messo le mani addosso e la madre le aveva denunciate. Per questo nel mese di febbraio alle due donne era stato imposto il divieto di avvicinamento all’abitazione della madre. Una misura successivamente attenuata con la possibilità di vedere la madre occasionalmente, ma era ancora valido il divieto di dormire nella sua casa.
In occasione dell’intervento di domenica, i carabinieri hanno accertato che le due figlie erano invece tornate stabilmente a occupare la casa della madre e anche questo ha contribuito alla decisione del giudice per le indagini preliminari che ha disposto per loro gli arresti domiciliari in un altro luogo.
