Salto con gli sci: Timi Zajc emerge dalla complessa qualificazione di Ruka, avanti Cecon e Insam
Si è conclusa in modo estremamente problematico, a causa di un vento che ne ha inesorabilmente prolungato la durata, la qualificazione della gara sul trampolino grande di Ruka posta all’interno della seconda settimana in Coppa del Mondo di salto con gli sci. Il vento ha infatti causato un’interminabile serie di ritardi, che si aggiungono al già presente rinvio deciso ieri.
Considerate le condizioni e i continui cambi di stanga, il fatto che in tre riescano a saltare oltre i 145 metri assume significati differenti a seconda delle situazioni, ma sempre in grado di valere ai fini della classifica. Il caso primario è quello di Timi Zajc, con lo sloveno che arriva a 146 metri e chiude a 148.3, riuscendo a precedere il tedesco Pius Paschke (137.5, ma 145.7 punti) e il norvegese Marius Lindvik (146.5 e, in punti, 143.6).
Per molti, ad ogni modo, è più una questione di arrivare giù con tranquillità più che altro. Questo, comunque, non modifica diversi rapporti di forza odierni, tolto qualche nome eccellente comunque non lontano. Dalla quarta alla sesta posizione ci sono austriaci: Maximilian Ortner, Jan Hoerl e Daniel Tschofenig, che si aggirano vicino ai 140 metri e realizzano rispettivamente 140.1, 139.4 e 135.2 punti. Più lontani tutti gli altri: settimo lo svizzero Gregor Deschwanden a 128.8 (148.5 metri, ma tra fallibilità e compensazione da dire ce n’è), ottavo il tedesco Andreas Wellinger a 128.3, nono il polacco Pawel Wasek a 128.1 e decimo l’estone Artti Aigro a 126.1.
Capitolo italiani: va avanti senza patemi un bravo Francesco Cecon, che atterra a 115.5 metri e si toglie lo sfizio di un 28° posto con 98.5 punti accanto a Ryoyu Kobayashi, mentre Alex Insam è 36° con 121.5 metri e 86.4 punti. Quel che è certo è che per Andrea Campregher la gara è già finita qui, con un salto da 84.5 metri che gli accorda soli 21.5 punti e il conseguente 56° posto.