Nuoto, Razzetti bronzo iridato nei 400 misti in vasca corta. Pilato, Di Pietro e Curtis in finale, Crooks e Walsh irreali
Calato il sipario sulla penultima giornata di gare in questi Mondiali 2024 di nuoto in vasca corta. Nella Duna Arena di Budapest (Ungheria), lo spettacolo non è mancato e in casa Italia il bilancio è salito a 1 oro, 4 argenti e 2 bronzi. L’unico podio di quest’oggi è stato conquistato da Alberto Razzetti.
Il ligure è sicuramente il miglior alfiere della spedizione tricolore, ricordando le sue tre medaglie (2 argenti e 1 bronzo) nei 200 misti, 200 farfalla e nella 4×200 sl. Il Razzo ha raggiunto quota quattro nel computo totale con il bronzo nei 400 misti odierni. Un po’ di stanchezza si è fatta sentire il crono finale di 3:58.83 è stato sufficiente per salire sul terzo gradino. Oro andato al favorito russo, Ilia Borodin, che si è imposto in 3:56.83 davanti all’americano Carson Foster (3:57.45).
Nei 100 delfino quarto posto più che onorevole per Michele Busa. Esordiente a questo livello, il nostro portacolori ha migliorato per la terza volta il personale, portando il proprio limite a 49.08. Sarebbe stato necessario abbattere il muro dei 49″ per essere in top-3. Settimo l’altro azzurro Simone Stefanì (49.29). Una gara in cui Noè Ponti è andato oltre i limiti, siglando il nuovo record del mondo di 47.71, andando a mettere in soffitta il primato di Caeleb Dressel (47.78).
Nella medesima specialità al femminile, la statunitense Gretchen Walsh ha dato seguito alla sua rassegna straordinaria. La statunitense ha conquistato il quarto oro a livello individuale (quinto se si considera anche la prova a squadre) con un altro record del mondo, il terzo in altrettante gare fatte in questa specialità. Walsh ha riscritto i confini della distanza in 52.71 davanti all’olandese Tessa Giele (54.66) e all’australiana Alexandria Perkins (55.10, record oceanico).
La straordinaria atleta degli States poi ha siglato l’ottavo WR della sua avventura nella capitale ungherese nelle semifinali dei 50 stile libero, migliorando il primato dell’olandese Ranomi Kromowidjojo di 22.93 e stampando sulla piastra 22.87. Alle sue spalle la connazionale Kate Douglass (23.35) e la polacca Katarzyna Wasick (23.46). Bene Silvia Di Pietro che a 31 anni si è tolta la soddisfazione di realizzare il record italiano di 23.68 e di entrare in finale. Un atto conclusivo in cui ci sarà anche Sara Curtis, che ha migliorato anche lei il suo precedente limite (23.76, ottavo crono).
Nei 50 rana donne Benedetta Pilato ha staccato il biglietto per la finale con il crono di 29.24, ma non è nella forma che si vorrebbe, contrariamente alla lituana Ruta Meilutyte che in 28.39 è andata molto vicina al suo record del mondo (28.37). Benny ci riproverà domani, ma per il podio appare complicato, considerando i crono della cinese Tang Qianting (28.86) e dell’americana Lilly King (28.99). Quindicesima nel penultimo atto Chiara Della Corte con il personale di 30.06.
Nella medesima specialità al maschile il russo Kirill Prigoda ha suonato la campana in 25.48 davanti al cinese Qin Haiyang (25.60) e al sudafricano Chris Smith (25.66, record mondiale giovanile). Bene Ludovico Viberti (7° con il personale di 25.80), mentre Simone Cerasuolo ha rischiato molto di non entrare (8° in 25.81), ma domani avrà l’opportunità di riprovarci.
Nei 50 stile libero uomini un momento storico, ovvero il crono del rappresentante delle Isole Cayman Jordan Crooks diventato il primo uomo sulla Terra ad abbattere il muro dei 20″ in 19.90 in un 50 sl in vasca corta. Un crono sensazionale. Alle sue spalle troviamo l’americano Jack Alexy (20.51) e il brasiliano Guilherme Santos (20.59). Decimo Leonardo Deplano in 20.83, a 0.03 dal personale e dalla qualificazione in finale. Nei 400 misti donne un’altra grande protagonista di questi campionati ha battuto un colpo, ovvero la canadese Summer McIntosh che in 4:15.58 ha siglato il nuovo record del mondo, migliorando il tempo di Mireia Belmonte Garcia (4:18.94 del 2017). Una prestazione fantastica della nordamericana a precedere la statunitense Katie Grimes (4:20.14) e la britannica Abbie Wood (4:24.34).
A conclusone, negli 800 stile libero Luca De Tullio è giunto quinto nel computo complessivo delle serie in 7:34.32, nella gara in cui è stato l’ungherese Zalan Sarkany a imporsi in 7:30.56. Nella 4×100 mista mixed l’Italia è giunta settima in 3.35.54 con il record italiano: Lorenzo Mora (50.11), Ludovico Viberti (57.08), Elena Capretta (56.77), Sara Curtis (51.58). L’oro è andato alla Russia (squadra neutrali B) in 3:30.47.