Il servizio militare ferma Kwon Soon-woo: 18 mesi di stop forzato
Kwon Soon-woo, tennista 27enne sudcoreano, ha annunciato attraverso i suoi canali social che prenderà parte al servizio militare obbligatorio in Corea del Sud il prossimo 13 gennaio. Kwon dovrà così sospendere la sua carriera tennistica per almeno 18 mesi.
Il tennista sudcoreano non ha avuto altra scelta dal momento che l’unico modo per evitarla era conquistare una medaglia ai Giochi Asiatici dello scorso anno, cosa che non è avvenuta. Nonostante i 18 mesi di stop forzato, Kwon ha già manifestato la sua volontà di tornare a competere nel circuito una volta terminato il servizio militare. La situazione di Kwon è particolarmente delicata, ma serve a mettere luce sulle diverse politiche nazionali e sulle ripercussioni che queste hanno sulle carriere degli atleti.
Il caso di Kwon trova altri riscontri, infatti c’è a chi è andata meglio. Come il calciatore Son Heung-min, che ha ricevuto esenzioni dal servizio militare grazie ai suoi successi sportivi. Questa discrepanza di trattamento deve far riflettere: mentre alcuni atleti riescono a evitare il servizio grazie ai loro traguardi, altri, come Kwon, si trovano costretti a interrompere le loro carriere. Questo porta a riflessioni più ampie, e fa capire come il servizio militare obbligatorio, inteso come un dovere nazionale, sia piuttosto anacronistico, almeno dal punto di vista di un’atleta professionista.
La pressione di dover adempiere a tali obblighi può avere ripercussioni importanti sulle carriere degli sportivi, portando a pause prolungate e, in alcuni casi, a un congedo definitivo dal mondo dello sport. La palla a questo punto passa alle istituzioni sportive e a quelle governative, affinché lavorino insieme per trovare soluzioni efficaci che possano garantire un equilibrio tra il servizio militare e la carriera sportiva.