Sinner sale in vetta, Cinà balza di oltre mille posizioni: il ranking degli italiani nel 2024
Il 2024 è sicuramente un anno importantissimo per l’Italia. Dopo un triennio molto proficuo (2021-2023), che ha visto record di vittorie a livello Slam (46 nel 2021), tre azzurri in top 25 nel 2022 e il trionfo in Coppa Davis nel 2023, il 2024 si è chiuso in modo ancora più spettacolare.
Ovviamente la punta di diamante è Jannik Sinner. L’altoatesino ha vissuto un 2024 straordinario, vincendo i suoi primi due Slam, le ATP Finals, tre Masters 1000 e diventando il numero 1 del mondo, migliorando la sua posizione di partenza (numero 4). Nonostante sia tra i top 100 italiani quello che ha scalato meno posizioni, Sinner ha gonfiato il suo bottino di punti in modo incredibile, passando da 6490 a 11830, con un incremento di 5340 punti, più di quelli attualmente posseduti dal numero 4 del mondo, Taylor Fritz (5100 punti).
Ma non di solo Sinner si nutre il nostro movimento. Guardando ai balzi numerici in termini di ranking, il più impressionante è stato quello di Federico Cinà. Il classe 2007, che osserviamo da tempo con piacere, ha scalato ben 1255 posizioni in singolare, passando dal numero 1853 ATP del primo gennaio 2024 al 598 attuale, con il best ranking appena due posizioni avanti.
Altri italiani che hanno fatto molto bene sono Flavio Cobolli e Lorenzo Musetti. Cobolli, dopo aver sfiorato la top 100 nel novembre 2023, ha guadagnato 69 posizioni, concludendo la stagione al numero 32 rispetto al 101 dell’anno precedente. Flavio ha trovato i primi successi in coppa Davis e la prima finale ATP a Washington, dimostrando un ottimo livello: il prossimo anno sarà quello delle conferme. Musetti, invece, vorremmo raccontarlo su una chiave più di crescita interiore: nel 2024 ha migliorato il suo ranking di 10 posizioni, dimostrando un livello adatto ai big match, anche se talvolta manca della lucidità mentale necessaria. Nonostante diverse finali perse, Lorenzo ha conquistato un importante bronzo olimpico (un rendimento per l’Italia che dovrà portare anche in Coppa Davis), una semifinale a Wimbledon ed è ora a sole due posizioni dal suo best ranking, che sta al numero 15 ATP.
Sulla scia di Musetti, a modo suo, è stato un anno di crescita anche per Matteo Arnaldi: con una semifinale a livello 1000 e la vittoria sul numero 6 Andrey Rublev al Roland Garros, Matteo ha avuto modo di crescere enormemente sia dentro che fuori dal campo, costruendo nuove consapevolezze per un 2025 in cui ci aspettiamo grandi cose: l’anno scorso lo chiuse al numero 44, il 2024, seppur con un best ranking al 30 ATP, da numero 37, e l’obiettivo sarà certamente superarsi ancora.
Un gradito ritorno è stato quello di Matteo Berrettini. Dopo un 2023 chiuso al numero 92 ATP, Matteo ha raddoppiato i suoi punti in classifica (da 682 a 1380) grazie anche a tre nuovi titoli ATP in bacheca. Attualmente è al numero 34 del mondo, a sole due posizioni dall’essere testa di serie in uno Slam e ha dato un aiuto cruciale all’Italia per confermare il suo titolo in Davis dopo aver solo potuto fare il tifo l’anno scorso: per lui, parlare di ritorno con stile, è quasi scontato.
Altre notevoli performance arrivano da Luciano Darderi e Mattia Bellucci. Il primo, protagonista di un golden swing eccezionale con il suo primo titolo ATP da qualificato, è passato dalla posizione 128 alla 32 ATP (chiudendo però la stagione al numero 44). Gli mancano solo le armi per giocare alla pari su cemento, ma il 2024 è stato di certo l’anno della sua esplosione. Bellucci, invece, ha lottato duramente nei vari Slam (sconfitto al quinto contro Tiafoe al Roland Garros e Shelton a Wimbledon), raggiungendo il suo best ranking al numero 100 e concludendo la stagione al 103, migliorando sensibilmente rispetto al 178 di fine 2023. Il 2025 sarà un anno cruciale per lui.
Non possiamo dimenticarci di Luca Nardi, che a Indian Wells vinceva il match premiato dall’ATP come “l’upset dell’anno”, sconfiggendo Novak Djokovic al terzo turno. Per Luca è stato un anno tosto nonostante questa performance, ma, anche se si è allontanato parecchio dal best ranking di 70 raggiunto a maggio, la posizione numero 92 con cui chiude il 2024 è sicuramente un passo avanti rispetto al numero 118 di fine 2023.
La stagione appena conclusa è stata un anno speciale anche per il doppio italiano. Andrea Vavassori e Simone Bolelli hanno riportato l’Italia ai vertici, raggiungendo due finali Slam e qualificandosi per le Nitto ATP Finals, un traguardo che mancava da 9 anni per una coppia azzurra. Per “Wave”, il ranking è migliorato dal numero 44 al 10 (con un best ranking al numero 6); per “Bole”, il balzo è stato ancora maggiore: dal numero 55 all’11 (apice stagionale al numero 9).
Il 2024 rappresenta una pietra miliare nella storia del tennis italiano. Dai progressi incredibili dei giovani talenti ai trionfi storici di Jannik Sinner e alla rinascita di veterani come Berrettini, questa stagione ha confermato le ambizioni azzurre a livello mondiale. Con una base così solida e un futuro che si preannuncia ancora più luminoso (ricordiamo che dei nostri top 100 ben 6 su 9, 7 su 10 contando anche Bellucci, sono nati dopo il 2000), il tennis italiano sembra destinato a scrivere pagine memorabili per molti anni a venire.
Francesco Maconi