WTA Austin/Merida: le favorite Pegula e Badosa avanti senza fatica. Soffre Tomljanovic, fuori Vekic
Sul cemento del Westwood Country Club di Austin, capitale dello Stato statunitense del Texas che ospita l’omonimo WTA 250, la testa di serie numero 1 del tabellone, Jessica Pegula, stacca il pass per i quarti di finale dell’AXT Open. La trentunenne di Buffalo supera, nella giornata di mercoledì, la spagnola Nuria Parrizas Diaz (n.°107 WTA) con il punteggio di 6-1 6-3 in 1h06‘.
La n.°4 WTA, grazie al successo ai danni della trentatreenne di Granada, conquista il suo terzo quarto di finale in stagione nonché la decima vittoria complessiva del 2025. “Sono contenta di aver iniziato il match nel modo migliore. Penso di essere rientrata in campo bene anche in avvio di secondo, aver ottenuto il break iniziale mu ha permesso di potermi sciogliere ulteriormente nei successivi turni di risposta oltre a darmi la tranquillità per gestire lucidamente i games al sevizio” – ha dichiarato l’americana in conferenza stampa dopo il successo. La finalista dello US Open 2024 cerca inoltre di riuscire nell’impresa che un paio d’anni fa sfuggì ad altre due tenniste statunitensi, Danielle Collins e Katie Volynets che si arresero al penultimo passo: entrambe eliminate in semifinale. Arriverà finalmente il titolo per l’eroina di casa, al terzo tentativo?
La prima frazione è stata un autentico dominio della n.°1 del seeding, a differenza di quanto era accaduto nel primo set della loro ultima sfida all’Australian Open 2022 – quando invece l’iberica costrinse Jessica al tie-break -, consumatasi in appena 21 minuti. Insomma un mero allenamento agonistico per Pegula, che successivamente ha rotto gli indugi anche nel terzo game del secondo set per merito di un paio di doppi falli andalusi. La cinque volte finalista ‘1000’ chiude l’incontro con 0 palle break concesse e il 90% di punti vinti quando ha messo la prima. Al terzultimo atto dell’evento, Jessica Pegula affronterà la russa Anna Blinkova che ha preceduto la numero 1 degli Stati Uniti sul campo centrale del torneo, battendo con un doppio 6-2 in poco più di un’ora di partita la tedesca Tatjana Maria per raggiungere il secondo quarto stagionale. 3-1 nei precedenti per Jessica, tuttavia è stata la ventiseienne moscovita a vincere il loro incrocio più recente ad Indian Wells nel 2024.
Gli altri incontri
In chiusura di programma, a notte fonda in Italia, la nipponica Ena Shibahara (n.°76 WTA) ottiene il primo quarto di finale della carriera nel circuito principale, superando l’australiana Kimberly Birrell (n.°148 WTA) 6-3 4-6 6-4 in 2h13‘ di gioco. Nella parta bassa del draw, invece, troveremo in ottavi la testa di serie n.°5 McCartney Kessler (n.°56 WTA) che sconfigge, nell’unico primo turno che non si era disputato tra lunedì e martedì, la ripescata elvetica Viktorija Golubic (n.°104 WTA) con lo score di 6-2 7-5 in 1h37‘. Nella giornata odierna affronterà Cristina Bucsa. Negli altri match, da segnalare l’uscita di scena della britannica Jodie Burrage (n.°189 WTA), che dopo aver estromesso Petra Kvitova all’esordio mettendo a segno 14 aces – la ceca ritornava in gara dopo la maternità – si è fatta rimontare da Ajla Tomljanovic (n.°111 WTA) per 4-6 6-3 6-0 in 1h49‘. Per l’australiana è il primo quarto nel 2025.
WTA 500 Mérida
Spostandoci più a sud nel continente americano, voliamo al Mérida Open Akron, il WTA 500 che si disputa sui campi dello Yucatan Country Club. La città di Mérida è situata nel Messico meridionale, capitale dello stato federale dello Yucatan, fu fondata dal conquistador spagnolo Francisco de Montejo de Leon – chiamato El Mozo – il 6 gennaio 1542.
Ritornando al presente, nella serata messicana, la diciottenne australiana Maya Joint mette a segno un discreto scalpo, concedendo soli 3 giochi in tutta la partita ad un’irriconoscibile n.°5 del main-draw Donna Vekic. La tennista croata subisce un perentorio 6-1 6-2 in 1h20‘ di ‘massacro’ sportivo. Viaggia spedita in direzione quarti di finale (il secondo del 2025) anche Paula Badosa (n.°11 WTA), la seconda favorita ai nastri di partenza impartisce una lezione alla malcapitata rumena Jacqueline Cristian (n.°85 WTA), che va fuori con il punteggio decrescente – ed invertito rispetto all’incontro Joint vs Vekic – di 6-2 6-1 in poco meno di un’ora e dieci di frastuono totale (tecnico ed emotivo) per la sconfitta.
Nei restanti due ottavi di finali non trattati, tutto facile per l’armena Elina Avanesyan (n.°45 WTA) che stravince il confronto tra ventiduenni – entrambe classe 2002 – con Jessica Bouzas Maneiro (n.°66 WTA) 6-1 6-4 in 1h21‘; mentre decisamente più faticoso il compito di Daria Saville (n°121 WTA) vittoriosa in rimonta sull’ucraina Anhelina Kalinina (n.°52 WTA) per 4-6 6-2 6-2 in oltre due ore e quaranta di maratona.