Come immaginare una mostra di un artista colossale per autoconsapevolezza e per ambizione, in un museo caratterizzato da spazi misurati, candidi, quasi claustrali? È la sfida che il Museo d’Arte di Mendrisio, insediato in quello che era un antico ospizio e convento degli Umiliati, ha voluto lanciare portando nella cittadina ticinese la figura naturaliter colossale di Max Beckmann (a cura di Simone Soldini e Siegfried Gohr, sino al 29 gennaio, catalogo Skira). Per capire il personaggio e il suo rapporto …
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