Whatsapp e i Logo, un collettivo che mette in mutande i produttori
Vivo da sempre nelle sabbie mobili di me stesso, il cinema è movimento, è la forza cinetica che mi permette di uscire da queste sabbie mobili immaginarie. Truffaut, Welles, Hitchcock, Renoir, Rossellini, Antonioni, Fellini, Dreyer, Kubrick li considero tutti miei colleghi, senza complessi di inferiorità. Questo è matto, alcuni diranno. Lo ammetto: sono matto. Sentirmi inferiore […]
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