«Quando siamo realmente liberi? Quando gridiamo “viva la libertà” o quando balliamo in libertà?» si chiede Amir Haddad, drammaturgo brasiliano (nessuna parentela con Fernando Haddad, candidato del Pt alle ultime presidenziali) che quasi quarant’anni fa, durante la dittatura militare in Brasile, fondò la compagnia teatrale Tá Na Rua (Sulla Strada). OGGI COME ALLORA, dopo il trionfo elettorale dell’ex capitano dell’esercito Jair Bolsonaro, Haddad propone di spezzare la paura che il fascismo cerca di installare nelle menti. Sfidare il regime guardando …
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