Scontro sui verbali del Cts, la Lega: “Ecco perché Conte nascondeva i documenti”. Il viceministro Sileri: “La chiusura è stata fatta immediatamente”
Il verbale del Comitato tecnico scientifico del 3 marzo è nella mai della Procura di Bergamo
Dossier e contro-dossier. I verbali in chiaro del comitato tecnico scientifico sulla zona d’emergenza durante l’emergenza Covid hanno aperto il fronte politico. E, nel mirino del centrodestra, finisce inevitabilmente Conte. Il tema sono le zone rosse di Alzano e Nembro. E soprattutto se Conte fosse a conoscenza o meno dei verbali redatti dal Cts proprio sull’istituzione delle cosiddette zone rosse. Verbali, che ora sono nelle mani della Procura di Bergamo. A cominciare proprio da quello del 3 marzo scorso da cui si evincerebbe che il comitato tecnico scientifico nazionale caldeggiò proprio la «zona rossa» per i due centri lombardi.
A riferirlo – secondo l’Agi – è una fonte investigativa spiegando che il verbale, come tutti gli altri del Cts, fu trasmesso secondo l'iter di legge al Ministero della Salute. E’ chiaro che non si tratta solo di date, ma le date unite alle indagini della procura bergamasca sono vitamine energetiche per il centrodestra che spara subito bordate contro la maggioranza e il premier.
«Ora tutti gli italiani sanno perché Conte tiene nascosti i documenti del Comitato tecnico scientifico. Lui e il suo governo hanno ignorato lo studio di chi invece aveva capito benissimo cosa stava accadendo, hanno perso giorni preziosi per contenere la diffusione del virus e hanno istituito prima un'inutile zona arancione e poi una dannosa zona rossa nazionale». Tutto ciò per i parlamentari bergamaschi della Lega Roberto Calderoli, Daniele Belotti, Simona Pergreffi e Rebecca Frassini, è più che sufficiente per chiedere subito le dimissioni di Giuseppe Conte.
«Intanto il virus è entrato da una singola porta – dice il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri – L'ideale era chiudere, come è stato fatto, tutta l'Italia. La chiusura è stata precoce e fatta immediatamente dopo che c'è stato un effetto tsunami. È stata notevolmente rallentata l'avanzata del virus».