Pugni e bottigliate, un’altra rissa in centro a Treviso
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Scontro fra due gruppi di giovani sabato sera in via Collalto: è il secondo episodio di violenza in città in una settimana
TREVISO. Rissa, urla, spintoni, bottiglie rotte. Ancora violenza in città: è successo sabato sera attorno alle 22 nella zona tra via Collalto e largo Totila, già in passato teatro di scene del genere.
Ad affrontarsi, per motivi ancora sconosciuti, due gruppi di ragazzi, una dozzina di persone in tutto, forse qualcuna in più, tutti giovani. Sono volati pugni e calci sotto i portici di via Collalto e tra le auto in sosta lungo la stessa strada. I residenti hanno chiamato la polizia, che ora indaga sull’episodio.
LE IMMAGINI DELLA RISSA
Scene già viste
Scene da far west ormai quasi abituali. Tra le urla («Ora chiamo la polizia») di una passante spaventata per quanto stava succedendo, i giovani si sono fronteggiati, affrontati, poi inseguiti reciprocamente prima di disperdersi definitivamente.
È durato tutto pochi istanti, forse un paio di minuti in tutto, ma abbastanza per far riaccendere la spia rossa sul problema della violenza in città, che nemmeno il clima da quasi lockdown sembra placare. Stesso posto, come detto, di una rissa violentissima avvenuta qualche anno fa, quando due gruppi di giovani si erano affrontati in pieno pomeriggio, incuranti del viavai di gente lungo l’adiacente corso del Popolo.
Settimana scorsa
Episodio ben più recente, invece, quello accaduto una settimana fa nella zona di vicolo Trevisi: una rissa a colpi di bottiglia in testa, lo scorso venerdì notte. Bilancio finale: tre giovani feriti, due dei quali costretti al ricovero al Ca’ Foncello per medicare le ferite da taglio provocate dalle bottigliate.
I carabinieri hanno identificato quattro partecipanti alla zuffa: si tratta di un italiano di 25 anni (colpito da una bottigliata), un kosovaro di 20, un altro italiano di 25 e un italiano di 31, che ha raggiunto autonomamente l’ospedale. Un episodio che era solo l’ultimo – prima di quello di ieri sera – di una serie ormai lunga, e che aveva fatto sbottare il sindaco di Treviso, Mario Conte: «Quello che è successo è gravissimo e non abbiamo intenzione di tollerarlo. Sentirò il questore e il comandante della polizia locale per rafforzare i controlli». –