Prima prova scritta per i 232 candidati che hanno superato le preselezioni. Massima attenzione, tutto è filato liscio
PISTOIA. Svolgere la prova scritta di un concorso ai tempi del Covid. È quanto accaduto martedì 3 novembre alla Cattedrale, il grande spazio espositivo del Comune di Pistoia in via Pertini, dove si è tenuta la prima prova scritta per il concorso pubblico per l'assunzione di 24 assistenti amministrativi per i Comuni di Pistoia (19 unità) e Montemurlo (5).
Un’operazione che ha coinvolto circa 250 persone (tra cui i 232 candidati che hanno superato le preselezioni, all’inizio erano 4.747). Massima, ovviamente, l’attenzione alla sicurezza. Dentro la grande struttura sono stati collocati una serie di banchi, opportunamente distanziati tra loro, dove hanno preso posto due persone alla volta occupando il lato corto del tavolo, così da mantenere il distanziamento sociale. Utilizzate le due entrate della Cattedrale per separare i concorrenti, con i responsabili della Croce Rossa che oltre a presenziare le porte misuravano anche la temperatura.
«Ci sono tutti quelli che hanno passato la preselezione" spiega la presidente della Commissione esaminatrice, che rassicura anche sulla sicurezza della prova. «Siamo stati bloccati per tanti mesi per via del Covid. Giusto non fermare il concorso. Da queste due prove sono attese 24 assunzioni. Assunzioni importanti perché i vincitori andranno a sostituire impiegati già in pensione, risolvendo problemi di carenza di personale degli uffici. La prova orale si può fare anche in video, anche se sarebbe meglio in presenza».
Apertura delle porte della Cattedrale alle 10,30 con tanta gente già in fila nel rispetto del distanziamento sociale. Ma cosa pensano i candidati del fatto che a fronte di un aumento considerevole dei contagi sul territorio pistoiese si sia deciso di non fermare le prove? Per Annamaria: il concorso doveva continuare. «Siamo stati incerti fino all'ultimo. Si fa, non si fa. Per quanto mi riguarda sono rimasta prigioniera in casa per paura di contrarre il virus e non poter partecipare alla prova, Non sono la sola che lo ha fatto. È un'opportunità troppo importate. Sono contenta di essere qui».
Raffaella è la mamma di un concorrente. Sta aspettando che la figlia finisca il compito. «Non possiamo fermarci. Io lavoro per un'azienda di pulizie. So quanto è importante, soprattutto ora, il mio lavoro e cerco di farlo con attenzione, perché conosco i rischi che si corre. Se tutti ci fossimo comportati bene, forse oggi non saremmo a questo punto. Comunque non possiamo fermare l'Italia». Mercoledì 4 si fa il bis: seconda prova scritta. —
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