Ivrea si aggiudica 289mila euro per salvare le acque del Sirio

Al via il progetto per limitare la proliferazione delle alghe con un tubo sul fondale. Finanziamenti a Borgofranco per la vegetazione fluviale lungo la Dora Baltea

IVREA

Il Comune di Ivrea si aggiudica 289mila euro dal bando regionale per i progetti di riqualificazione dei bacini idrici. Lo stesso fanno Borgofranco (220mila) e Baldissero Canavese (255mila). Ivrea, insieme a Città metropolitana, Chiaverano e Cascinette, ha puntato sul miglioramento della qualità delle acque mettendo uno freno al fenomeno dell’eutrofizzazione, ossia la proliferazione delle alghe. Borgofranco, con Pavone, Quincinetto e Strambino, ha presentato un progetto per la riqualificazione della vegetazione perifluviale della Dora Baltea e dei suoi tributari. Baldissero, con i partner Vistrorio e Vidracco, punta a riqualificate la traversa di derivazione irrigua della roggia sul torrente Chiusella.

Tornando al lago Sirio, l’intervento è di portata storica di cui si parla da anni. L’obiettivo è quello di liberare il fondale del lago, a forma conica, dall’eccesso di fosforo. Il lago, come è risaputo, non ha emissari. Da subito è apparsa chiara l’impossibilità di praticare un dragaggio i legata alla profondità delle acque (fino a 50 metri), ai costi elevati e allo smaltimento del materiale prelevato. Nel 2015 la Provincia d incaricò l’esperto idrobiologo Fabrizio Merati di effettuare uno studio sulle acque el Sirio. In quella sede Merati individuò la procedura più efficace nella “presa di fondo”. In pratica, suggerì di installare un semplice tubo sul fondo del lago, da far sfiatare sullo scolmatore secondo il principio dei vasi comunicanti. Ed è questo quello che verrà fatto sul fondale del lago Sirio in modo da permettere all’acqua nuova derivante dalle piogge di depositarsi progressivamente sul fondale al posto dell’acqua vecchia in uscita, più ricca di azoto e fosforo e quindi habitat ideale per il proliferare della alghe. Per intenderci le tracce di fosforo al Sirio superano le nuove direttive Ue. Senza questo intervento il lago rischia di perdere la sua qualità delle acque e di essere dichiarato non più balneabile.

Grande soddisfazione viene espressa dall’assessore Giuliano Balzola: «A tempo record, dalla dichiarazione di demanializzazione (febbraio scorso), abbiamo partecipato al bando. Un plauso va agli uffici tecnico e bandi che, con un grande professionalità hanno istruito l’istanza. Il progetto andrà a garantire lo stato di salute del lago. Un altro segnale tangibile di quanto questa amministrazione sia sensibile e attenta alle tematiche ambientali». «Raggiunto questo traguardo prosegue l’assessore Michele Cafarelli - ora dovremo metterci in moto per andare in conferenza dei servizi per ottenere i pareri degli enti interessati, la redazione e l’approvazione del progetto esecutivo per il quale siamo a buon punto, successiva gara d’appalto ed esecuzione dei lavori che dovranno terminare entro il 30 novembre 2021 come previsto dal bando». —