Vi annoiate un po’, ora che avete finito di vedere Emily in Paris? Niente paura: La regina degli scacchi, la nuova serie Netflix diretta con grande eleganza da Scott Frank è esattamente la dose di glamour intelligente di cui abbiamo bisogno quest’autunno (e vi garantisco che non c’è uno stivaletto di vernice neanche a pagarlo). 

La raffinata serie TV vede l’attrice 24enne Anya Taylor-Joy nei panni della ragazza prodigio degli scacchi americana Beth Harmon (il personaggio originale era nel romanzo omonimo di Walter Tevis del 1983) e affronta temi come identità, ossessione, dipendenza e femminismo sullo sfondo della controcultura degli anni 60. La magnifica interpretazione di Taylor-Joy (è una serie da vedere tutta d’un fiato, se non l’avete già fatto) è accompagnata da un guardaroba di capi su misura dai molti significati nascosti, ideati dalla mente brillante della costumista Gabriele Binder.

“Il mio lavoro è quello di creare un collegamento con la storia attraverso gli abiti, e il brief iniziale è, ovviamente, la sceneggiatura”, spiega Binder a Vogue al telefono da Berlino, dove vive. “Mi sono innamorata subito della storia, è davvero piena di ispirazioni”.

Per la costumista, che ha lavorato per Nella terra del sangue e del miele (2011) di Angelina Jolie, e per Opera senza autore (2018), due nomination agli Oscar, il mondo degli scacchi è stato il punto di partenza “per capire i tratti peculiari dei giocatori di scacchi, e cosa li rende così interessanti”. Da lì, Binder ha iniziato a scavare nel passato, creando abiti che riflettono l’influenza eclatante dei più grandi stilisti dell’epoca, come André Courrèges, e di personaggi femminili anticonformisti (come Jean Seberg e Edie Sedgwick), che Taylor-Joy riesce a rappresentare con estrema naturalezza.

“È davvero magica” dice Binder dell’attrice. “Se un capo le piace molto, e pensa sia quello giusto per il momento giusto, riesce a rendere grande anche la cosa più piccola. Si relaziona all’istante con gli abiti che indossa”.

Dalle T-shirt ‘beat generation’ create su misura, alle stampe a scacchi, che caratterizzando lo stile di Beth Harmon, Binder ci spiega i significati nascosti dei look più belli sfoggiati da Anya Taylor-Joy in La regina degli scacchi

Beth Harmon e il suo primo incontro con la moda

Courtesy Netflix

“Volevamo che le mise di Beth Harmon fra la fine degli anni 50 e l’inizio dei 60 fossero un po’ semplici, perché così potevamo far vedere più chiaramente il momento in cui entra in contatto con una New York moderna, e scopre come vivono i giovani della sua generazione. Quando Beth va a scuola percepisce che le altre ragazze sono molto diverse da lei, tanto che non sente di appartenere al loro gruppo. Ed è in questo momento che inizia a cercare qualcosa, o qualcuno, con cui relazionarsi, e , in assenza di una persona in carne e ossa, si relaziona con l’abito sul manichino”.

Il significato della stampa a scacchi

Courtesy Netflix

“Cerco sempre di far vedere al di fuori, con gli abiti, quello che accade dentro a un personaggio, e ho pensato che gli scacchi fossero una scelta interessante per descrivere la personalità di Anya, visto che istintivamente indossa abiti che sono legati agli scacchi. Il contrasto degli scacchi rispecchia anche le sfumature del gioco in sé, che è definitivo, o si vince o si perde, nuance che non si avrebbero, ad esempio, con una stampa a fiori”.

Le muse dell’epoca

Courtesy Netflix

“Per i look ispirati agli anni 50 ho pensato a Jean Seberg: proprio come Beth Harmon, era una outsider. Per i look che indossa a New York, invece, avevo in mente Edie Sedgwick. Più avanti nella serie, ho inserito anche riferimenti allo stile Biba ma attraverso gli occhi di una outsider, una persona interessante che va avanti per la propria strada”.

La controcultura degli anni 60

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“Ho immaginato che Benny Watts (interpretato da Thomas Brodie-Sangster, NdR) potesse essere in qualche modo collegato alla Factory di Andy Warhol, e in parte alla scena musicale e artistica dell’epoca. Benny è molto diverso dagli altri: non è un “nerd” degli scacchi come gli altri ragazzi, e, come Beth, anche lui è un outsider. Penso siano una bellissima coppia”.

La libertà rivoluzionaria della T-shirt casual

Courtesy Netflix

“Mi piacciono moltissimo le T-shirt che Beth indossa verso la fine della serie, le abbiamo create in verde, blu e bianco, e strizzano l’occhio alla silhouette tipica di Courrèges, molto cool, elegante e semplice. Un capo che mi piaceva così tanto che l’ho ripetuto più volte, abbinato a pantaloni morbidi. Beth indossa le T-shirt anche con il cardigan giallo color-block, un look così giovane e che parla di libertà. Un look che si può assolutamente ricreare anche oggi”.

L’omaggio a Pierre Cardin a Parigi

Courtesy Netflix

“L’abito che Beth indossa al torneo di Parigi è uno dei miei preferiti. Ricorda molto un vestito di Pierre Cardin e ha quel tipo di eleganza che oggi nemmeno esiste più”.

Verso la vittoria a Mosca

Courtesy Netflix

“Il cappotto a quadretti che indossa quando lascia Mosca dopo il torneo è un bellissimo capo vintage che abbiamo trovato, credo sia stato disegnato da André Courrèges per una collaborazione con uno stilista americano. Un capo che esprime grande sicurezza, volevamo che una decisione così forte venisse rispecchiata visivamente dai quadretti”.

Tornando a casa

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“Nel primo episodio della serie, Beth indossa un vestito che sua madre ha fatto per lei con amore, c’è anche il suo nome ricamato. Il colore dell’abito rappresenta il senso di ‘casa’ di Beth. Volevamo creare un momento in cui potesse tornare di nuovo a ‘casa’ ed è per questo motivo che indossa un look di quello stesso colore quando partecipa al torneo di Mosca, l’abito che indossa quando sta vincendo.  Volevamo usare questo colore per far capire che finalmente si sente sicura di sé e che sua madre è lì con lei. In quel momento non ha più paura dell’uomo che ha temuto più di tutti. All’inizio, è un colore che la rende molto fragile, ma alla fine quello stesso colore è un simbolo di forza: rappresenta il suo ritorno a casa”. 

La regina degli scacchi

Courtesy Netflix

”Alla fine, Beth indossa il cappotto bianco con i pantaloni bianchi e il cappello. L’idea, ovviamente, era far vedere che adesso è la regina della scacchiera, e che quella scacchiera è il mondo”.