Il mercato dei trattamenti per capelli afro ha cambiato drasticamente rotta e dai prodotti liscianti è passato a quelli organici e naturali. Considerando che su TikTok l’hashtag “naturalhair” ha raggiunto più di 1.5 miliardi di visualizzazioni, si potrebbe pensare che l’evoluzione sia partita proprio grazie ai social media, quando in verità il ruolo più importante l’hanno avuto hairdresser come l’anglo-ghanese Charlotte Mensah – vera autorità nel campo dei capelli afro –, che fin dagli anni 80 ha cercato di spingere l’estetica black oltre gli stereotipi, riproponendo l’importanza dell’heritage culturale.

Il suo libro d’esordio Good Hair è stato «un testo fondamentale sull’amore per i capelli black». A Vogue Italia dice: «Voglio che le donne li amino veramente, non solo per lo stile, ma per la loro energia intrinseca». Nominata “hair stylist afro dell’anno” per tre anni di fila, Mensah è stata anche la prima donna nera a essere introdotta alla British Hairdressing Awards Hall of Fame. 

La cover di “Good Hair. The essential guide to afro, textured and curly hair”, (Penguin Uk) di Charlotte Mensah.
La cover di “Good Hair. The essential guide to afro, textured and curly hair”, (Penguin Uk) di Charlotte Mensah.

Ha una sua linea di prodotti e il suo salone di Londra, The Hair Lounge, è il punto di riferimento per personaggi come Zadie Smith (che ha scritto la prefazione al suo libro), Erykah Badu, Chimamanda Ngozi Adichie. «L’hairdressing afro è diventato una specie di scienza che conoscono solo alcuni professionisti ai quali si rivolge chi è alla ricerca di uno stile particolare, magari intercettato online. Sono sempre di più le donne che accolgono felicemente l’incredibile consistenza dei loro capelli celebrandone la versatilità con pettinature audaci, bellissime trecce, torchon e dreadlocks».

In Good Hair Mensah offre anche consigli pratici su come, per esempio, individuare la propria tipologia di riccio e, di conseguenza, la modalità più adatta per prendersene cura. Il libro propone poi prodotti specifici e trattamenti per nutrire al meglio la struttura capillare. «Siamo in un momento storico in cui i ricci sono diventati di tendenza. Si trovano esempi e conferme ovunque, soprattutto sui social media», dice, «ed è abbastanza bizzarro osservare come quelle stesse acconciature che in passato erano considerate troppo wild adesso riscontrino invece grande successo». L’hairstylist afferma quindi di sentirsi più stimolata a proseguire il suo lavoro perché «le donne sono ormai più consapevoli, vogliono uno stile che rispetti la loro individualità, senza farsi influenzare da famiglia, amici o ambiente di lavoro. Si può optare per delle extension o lasciare i propri capelli al naturale: l’importante è farlo esclusivamente per se stesse».

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In apertura: uno degli styling creato dall’hairdresser Mensah, inglese di origini ganesi. HAIR CHARLOTTE MENSAH. MAKE-UP LAN NGUYEN-GREALIS. FOTO JOHN RAWSON.

Da Vogue Italia, n. 842, novembre 2020