Minacce al sindaco di Modena. Spedita da Bologna la lettera delle Br

Digos e Antiterrorismo ritengono poco credibile l’attribuzione al gruppo. S’indaga sull’autore, un “negazionista” del Covid

MODENA È stata spedita da Bologna la lettera intestata alle sedicenti Nuove Brigate Rosse con rivendicazioni “negazioniste” e gravi minacce all’ordine pubblico. Una lettera in busta con indirizzo scritto a mano e inviata in copia a ogni sindaco emiliano e romagnolo e al governatore regionale Stefano Bonaccini. Forse la stessa mano ha anche spedito quella per il governatore del Veneto Luca Zaia che contiene offese e minacce personali. Il fatto che la cassetta postale di partenza si trovi a Bologna spiega anche perché il primo a riceverla è stato proprio il sindaco locale Valerio Merola che pure ha tenuto riservata la notizia per alcuni giorni anche se ha subito avvisato al Questura e la Prefettura del capoluogo di regione. L’autore ha affrancato con francobollo col volto di Mattarella e ha scritto rozzamente a mano l’indirizzo usando gli stessi caratteri squadrati ad angolo retto dell’intestazione attribuita alle Nuove Brigate Rosse, gruppo di fatto smantellato con gli arresti e le condanne dopo gli omicidi D’Antona e Biagi più di dieci anni fa e da allora caduto nel dimenticatoio.

Questi elementi sono ciò che ha a disposizione ogni sezione Digos delle Questure che stanno indagando sulle singole lettere recapitate ai sindaci dei capoluoghi di provincia - sempre per posta ordinaria attraverso le segreterie municipali, un’opera di spedizione seriale - e se ne occupa anche l’Antiterrorismo che coordina le indagini. Se l’attribuzione pare non attendibile – non si tratterebbe di un gruppo di estremisti della sinistra comunista che usa il marchio Br – non per questo dagli investigatori specializzati nel settore politico l’attenzione verso i contenuti della lettera è considerata a bassa intensità. L’autore del testo è un “negazionista Covid” che attacca le misure di chiusura di alcune categorie di attività per evitare il contagio del Covid e pretende che vengano riaperte immediatamente. Se non sarà così, minaccia gravi gesti di sangue anche contro aziende e obiettivi civili. Un atteggiamento potenzialmente terroristico che non va sottovalutato anche se l’uso del marchio Br fa pensare piuttosto al ricorso di qualcosa di pericolosamente evocativo che moltiplichi il timore nel destinatario.

Sulla lettera che gli è stata inviata dall’anonimo estremista torna anche il sindaco Giancarlo Muzzarelli, che ha raccolto la piena solidarietà di ogni forza politica e sindacale modenese.

«A seguito della lettera firmata Nuove Brigate Rosse, ho ricevuto centinaia e centinaia di messaggi di solidarietà, su tutti i canali e anche direttamente dalle persone che ho incrociato per strada. Ringrazio qui tutte e tutti voi per la vicinanza e l'affetto. Avanti insieme, come sempre». Lo scrive in un nuovo post il sindaco di Modena al quale arriva solidarietà anche dal sindacato di polizia Siulp di Modena, che puntualizza in una nota: «Non sappiamo se e quanto siano veritiere le minacce, così come l'esistenza di questo nuovo gruppo, ma in ogni caso non possiamo non manifestare la nostra completa e incondizionata solidarietà al sindaco Muzzarelli, cosi come al presidente della regione Stefano Bonaccini e al sindaco di Ferrara Alan Fabbri come a tutti i sindaci che hanno ricevuto la stessa lettera. Se si trattasse anche solo di mitomani in cerca di visibilità, riteniamo che tali gesti- evidenzia il Siulp- vadano condannati senza se e senza ma, a prescindere dalle cariche pubbliche ricoperte, così come dalla collocazione politica delle persone minacciate» . —