I «geloni da Covid» e altri sintomi della pelle associati al Coronavirus
Oltre ai sintomi più comuni come febbre e perdita di gusto e olfatto, il Covid-19 può provocare delle reazioni cutanee, ma non è ancora chiaro se possono considerarsi specifiche dell’infezione del virus. Molte di esse, infatti, potrebbero essere provocate dai farmaci utilizzati nella cura del Covid o da patologie concomitanti.
Una conclusione, però, sembra emergere: nei casi di manifestazioni cutanee meno gravi il paziente può essere positivo asintomatico, mentre nelle forme cutanee più serie si può avere un quadro generale respiratorio più compromesso, questo perché il Covid-19 causa un’infiammazione dei piccoli vasi sanguigni (vasculopatia) sia a livello cutaneo che di altri organi, come i polmoni.
In base alle statistiche, le lesioni cutanee si presentano nel circa 20% dei malati di Covid-19. Il primo studio è stato pubblicato lo scorso marzo sulla rivista Journal of European Academy of Dermatology and Venereology da Sebastiano Recalcati, dermatologo all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, e ha dato il là ad altre ricerche. Per esempio, alcuni membri della Società Italiana di Dermatologia hanno pubblicato un lavoro sul Journal of American Academy of Dermatology relativo a 22 pazienti affetti da eruzioni varicelliformi come manifestazione cutanea specifica di COVID19. Mentre negli Stati Uniti, i dermatologi dell’American Academy of Dermatology hanno creato un progetto in crowdsourcing che consiste in un registro online con funzione di data base e archivio fotografico dei sintomi dermatologici del Covid-19. Anche il Consejo General de Colegios Oficiales de Podólogos de España ha inaugurato un registro di casi, compatibili con COVID-19, relativo alle manifestazioni individuate sui piedi di bambini e adolescenti. Da segnalare è anche uno studio dei medici del reparto di Dermatologia Pediatrica di Bari pubblicato sull’ European Journal of Pediatric Dermatology in cui si evidenziano lesioni anche a livello delle mani attribuibili a vasculiti.
QUANDO COMPAIONO I SEGNI SULLA PELLE
Gli studi effettuati fino ad ora non sono, però, stati risolutivi nel individuare un rapporto di causa-effetto. Hanno evidenziato che le lesioni della pelle possono presentarsi sia prima sia dopo gli altri sintomi caratteristici del Covid 19 e possono comparire in concomitanza con questi ultimi o rappresentare l’unico segno dell’infezione (nelle persone asintomatiche).
«Segni cutanei da Covid 19 possono presentarsi in persone di qualsiasi età», spiega la dottoressa Elisabetta Sorbellini, specialista in dermatologia e consulente del laboratorio HMAP di Giuliani. Per esempio, soprattutto nei giovani che hanno contratto l’infezione possono manifestarsi geloni, specialmente alle dita dei piedi, che tendono a diventare violacee e fredde a causa di un ridotto afflusso di sangue (acrocianosi); a proposito di questo sintomo, è stata coniata l’espressione “geloni da Covid”. «Il virus Sars-Cov-2 si posiziona prevalentemente attorno ai capillari di piccolo diametro, proprio come quelli presenti nelle dita dei piedi e delle mani», osserva la dottoressa Sorbellini.
Un altro sintomo dermatologico che può comparire a causa del nuovo Coronavirus è l’orticaria, che in genere si risolve nell’arco di una settimana circa. Un po’ più specifica dell’infezione da Covid 19 è la presenza di vescicole, che spesso causano prurito. Queste eruzioni cutanee compaiono principalmente sul tronco di persone di mezza età positive al virus. In quasi la metà dei casi più seri di Covid 19 si manifestano invece rush cutanei contraddistinti da macule (macchie piatte del diametro di circa un centimetro) e papule (lesioni in rilievo inferiori al centimetro di diametro). Frequente soprattutto negli anziani colpiti da tale malattia è infine l’infiammazione dei vasi sanguigni, ossia la vasculite, che può causare anche gonfiori.
«Siccome molti di questi sintomi dermatologici possono presentarsi anche per le “normali” influenze o associarsi ad altre malattie, la loro presenza non deve allarmare. È però importante, quando compaiono rivolgersi al medico, che valuterà le condizioni generali e, se lo ritiene necessario, prescriverà i dovuti accertamenti. Al momento, l’unico elemento dirimente che distingue il Covid 19 dalle altre forme influenzali è la perdita del gusto e dell’olfatto», conclude la dottoressa Sorbellini.
