Scappa dal reparto Covid e si rifugia a casa: la moglie chiama i carabinieri
GROSSETO. Un pensionato grossetano di 71 anni, molto conosciuto in città, già imprenditore nel settore della ristorazione, ieri mattina è riuscito a fuggire dal reparto Covid dell’ospedale Misericordia, dove si trovava ricoverato da qualche giorno per una polmonite interstiziale, con sintomi importanti.
L’uomo, in stato confusionale, ha abbandonato l’ospedale eludendo la sorveglianza e i controlli predisposti in ingresso e in uscita dall’area covid; poi – non si sa come – ha raggiunto la sua abitazione, in campagna, dalla parte opposta di Grosseto. Tutto questo è accaduto tra le 7,30 e le 9 del mattino.
A dare l’allarme – chiamando i carabinieri – è stata la moglie del paziente, sorpresa e spaventata nel vederlo entrare in casa, dopo che fino a ieri le sue condizioni erano state ritenute tali da non prevedere dimissioni a breve, ma semmai un prolungato isolamento e cure specifiche. L’anziano, dopo il ricovero al Misericordia e con l’aggravarsi dei sintomi del coronavirus, avrebbe perso lucidità, mostrando irrequietezza e chiedendo a più riprese di essere rimandato a casa, nonostante la febbre alta e le difficoltà respiratorie. Non si conoscono ancora i dettagli della fuga, né se qualcuno possa averlo aiutato.
I Carabinieri hanno visionato già nella mattinata di ieri le immagini delle telecamere esterne al Misericordia e altri punti di videosorveglianza disposti lungo il tragitto tra l’ospedale e l’abitazione, proprio per capire chi possa essersi reso complice della fuga dal reparto e in seconda battuto del ritorno a casa. Sono state compiute anche delle verifiche sugli autobus urbani di Tiemme. Chiunque lo avesse fatto salire in auto è infatti a rischio contagio e deve presentarsi subito alle autorità sanitarie.
Per riportare l’anziano in ospedale non è stato facile. L’uomo non si è mostrato affatto collaborativo. È intervenuta l’apposita unità covid, con personale sanitario dotato di scafandro bianco e maschere, accompagnato dai carabinieri, che hanno svolto una sorta di mediazione a distanza, aiutati anche dalla moglie. L’uomo potrebbe essere denunciato. L’ipotesi di reato è l’inottemperanza al provvedimento d’autorità legato al contagio da covid, cioè la violazione dell’articolo 260 del Testo Unico delle leggi sanitarie. In pratica chiunque non osservi un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva.
Un mese e mezzo fa era accaduta la stessa cosa con un giovane di 24 anni di nazionalità afghana, ricoverato per un’infezione polmonare da coronavirus. Anche lui era fuggito dall’area covid del Misericordia per poi ripresentarsi spontaneamente al pronto soccorso, il giorno successivo. In quel caso era stata la direzione del presidio ospedaliero a segnalare la fuga del giovane al Servizio di igiene pubblica e alle forze dell’ordine. —
