Troppi ragazzi, il cortile del castello chiude nel pomeriggio
VIGEVANO. Troppi ragazzi che si assembrano nel cortile del castello Sforzesco e scattano i primi provvedimenti restrittivi. A poche ore dalla videoconferenza con la prefettura in cui sono stati chiesti maggiori controlli perché le persone continuano a essere in giro nonostante i provvedimenti del governo, il sindaco Andrea Ceffa ha già dovuto correre ai ripari. Troppi, quasi quotidiani, i report della polizia locale che segnalano gruppi di ragazzi ravvicinati all’interno del cortile del castello. Tra l’altro, con musei e mostre chiuse, non esistono neanche motivi per continuare a garantire l’apertura dello spazio pubblico. Da mercoledì, quindi, è scattato il nuovo orario, con il cortile che è fruibile dalle 8 alle 14, tutti i giorni della settimana.
«È stato accertato come, all’interno del castello Sforzesco, prevalentemente in orario pomeridiano, si verifichino accessi di cittadini e utenti non pienamente compatibili – si legge nel decreto del sindaco di Vigevano – con il rigoroso rispetto delle citate misure di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, come emerge anche da segnalazioni e rapporti pervenuti alla polizia locale. Riduciamo l’orario di apertura anche per la difficoltà di monitorare e prevenire gli assembramenti, e garantire il rispetto della distanza minima interpersonale fra gli utenti, attraverso forme di controllo e intervento della polizia locale».
Il provvedimento fissa l’orario del cortile del castello, che a Vigevano è spesso usato anche come collegamento pedonale fra i vari lati del centro storico, sino al 3 dicembre prossimo. È il preludio a un giro di vite da più parti invocato: Ceffa ha applicato subito la circolare del Viminale che dà la possibilità ai sindaci di chiudere «temporaneamente specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico» in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza tra le persone di almeno un metro. Una possibilità che lo stesso sindaco aveva deciso di studiare già dai primi giorni dei nuovi provvedimenti. —
