Peder Nadel non si ferma: «Ma serve il vostro aiuto»
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Il Babbo Natale reggiano si sta organizzando per consegnare doni ai bisognosi. Quest’anno solo generi alimentari preconfezionati. Letterine fino al 20 dicembre
REGGIO EMILIA. «Fate i bravi, rispettate le norme anti-contagio». A dirlo questa volta non è un medico, e nemmeno un politico, ma Peder Nadel, il Babbo Natale reggiano.
Reggio Emilia e l’Emilia Romagna sono ancora “zona gialla” e Peder Nadel desidera ardentemente che questo non cambi: «Se il 24 dicembre saremo ancora in questa situazione potrò andare in giro a consegnare i miei regali a chi ne ha bisogno, altrimenti...». La frase resta in sospeso, ma il finale si intuisce: «Ecco perché – ribadisce il Babbo nato dalla generosa fantasia di un gruppo di studenti ed ex studenti del liceo classico e scientifico Ariosto-Spallanzani – occorre davvero l’impegno di tutti». Confidando nella civiltà dei reggiani, Peder Nadel ha già iniziato a organizzarsi per non arrivare impreparato alla Vigilia di Natale. Ovviamente, a causa del Covid, la preparazione e la consegna dei doni avverranno in modo molto diverso dal passato.
NUOVE REGOLE
La pandemia non ha intaccato lo spirito di Peder Nadel: se al Babbo Natale tradizionale – quello con la barba bianca e il vestito rosso – si scrive per farsi portare dei regali, a quello reggiano, che gira in bicicletta avvolto in un pesante tabarro, si chiedono regali per gli altri. «Per chi è da solo – spiega il Babbo arzan – o si trova in un momento di difficoltà personale o economica, per chiunque abbia bisogno insomma, indipendentemente dalla religione, dalla lingua, dalla provenienza».
Quest’anno Peder Nadel consegnerà unicamente dolci o beni alimentari natalizi: «Ho ritenuto più sicuro – spiega – consegnare prodotti alimentari già preconfezionati. Senza offendere la Befana ci daremo dentro con le “calze”, sperando che non si arrabbi!».
Peder Nadel e i suoi aiutanti, inoltre, il 24 dicembre consegneranno i doni lasciandoli sulla soglia della porta, in modo da non avere alcun contatto diretto con i destinatari: «Ovviamente – precisa Peder Nadel – a distanza di sicurezza controllerò che il dono venga ricevuto con successo». Sempre per ridurre al minimo il rischio di contagio, «i pacchi o le calze verranno amorevolmente disinfettati e protetti dai miei folletti: Brosc, Melia, Brina e Doun».
Infine Peder Nadel e i suoi aiutanti – che per salvare il Natale e soprattutto portare un raggio di amore e speranza a chi soffre quest’anno “sfideranno” anche il Covid – si muoveranno da soli, ovviamente indossando la mascherina.
LE LETTERINE
Non cambia il modo di mettersi in contatto con Peder Nadel: «Come gli anni passati – spiega il Babbo reggiano – le richieste possono essere inviate come messaggio privato sulla pagina Facebook di Peder Nadel, oppure tramite mail a pedernadelre@gmail.com. L’unica cosa importante è non sbagliare l’indirizzo della persona a cui si vuole far consegnare il regalo la notte della Vigilia». Per spedire le letterine c’è tempo fino al 20 dicembre, dopodiché Peder Nadel e i suoi fidati aiutanti si metteranno a preparare i pacchi.
«Vi ho sempre invitato a riflettere sul Natale – ricorda Peder Nadel – un periodo dominato dal buonismo durante il quale si è quasi obbligati a fare finta che vada tutto bene. Vi ho sempre invitato a pensare che, nonostante le apparenze, non sia un momento sempre facile, felice e spensierato: la malattia, la morte e il dolore non scompaiano per magia. Proprio per questo, negli ultimi cinque anni, vi ho chiesto di non voltare la faccia dall’altra parte e rivolgere un pensiero alle persone bisognose che vivono nel nostro territorio, e magari abitano proprio nella casa accanto alla nostra. Quest’anno – sottolinea – ce n’è ancora più bisogno: una calza piena di dolci o un pacco pieno di delizie natalizie potrebbe far tornare il sorriso a chi ha sofferto e sta soffrendo a causa del Covid».
SOLIDARIETA'
Come sempre Peder Nadel non chiederà nulla in cambio del suo servizio: «La mia ricompensa non è il denaro, ma sono i sorrisi dei bambini, degli anziani o delle persone che ricevono inaspettatamente i miei doni».
Sperando che la situazione non peggiori e che Reggio rimanga “zona gialla”, Peder Nadel lancia un ultimo appello alla città: «Laviamoci le mani, mettiamo la mascherina, teniamo le distanze, rispettiamo le norme. Questo sarà un Natale diverso, ma sarà sempre Natale e forse sarà anche un grande Natale se riusciremo a portar a termine, nonostante tutto, il nostro impegno e la nostra missione. Aspetto le vostre letterine, Buon Natale! Iniziamo a dircelo già da ora, male non fa...». —