Il mini-lockdown non abbatte lo smog: le polveri sottili vanno oltre la soglia
![Il mini-lockdown non abbatte lo smog: le polveri sottili vanno oltre la soglia](https://laprovinciapavese.gelocal.it/image/contentid/policy:1.39535073:1605259714/137698326.jpg)
Pavia, il traffico è in calo ma pesa l’accensione dei riscaldamenti. Legambiente: «Fabbriche in attività, non è come marzo»
PAVIA. Indice della qualità dell'aria scarso. Il mini lockdown non abbatte lo smog, che in una settimana supera puntualmente i limiti stabiliti dalla legge. Lo dicono i dati di Arpa, soprattutto per quello che riguarda il PM10 che il 10 novembre ha toccato i 57 microgrammi per metro cubo, sforando il limite massimo di 50, così come il 4 novembre.
Una media costante, rileva l'agenzia regionale per la protezione ambientale, di 57microgrammi nell'ultima settimana. Ancora peggio per le polveri più sottili del PM2,5, che dal primo di novembre sono state al di sopra della soglia consentita per ben 7 volte, con una media di 47 microgrammi (limite consentito, 25) per metro cubo. La centralina di via Folperti, lunedì, ha rilevato addirittura 60 milligrammi per metro cubo, per quanto riguarda il PM10 e 53 per il PM2,5. Legambiente, di recente, ha stilato le pagelle sulla qualità dell’aria in 97 città italiane e appioppando un bel 3 a Pavia che finisce in 62esima posizione per i livelli di smog registrati negli ultimi cinque anni. Magra consolazione che in Lombardia nessuna raggiunge la sufficienza e Milano sia maglia nera.
«Normale che questo lockdown blando non abbia dato quasi nessun risultato dal punto di vista della qualità dell'aria - spiega Renato Bertoglio di Legambiente -. Come sempre, poi, le condizioni meteo di questi giorni non favoriscono la dispersione delle polveri sottili, complice soprattutto la nebbia». Ma non è solo questo il motivo per cui la qualità dell'aria è pessima, nonostante il blocco parziale della Lombardia, regione "rossa" per la circolazione del virus.
«L'altra grande differenza rispetto a marzo/aprile - sottolinea ancora Bertoglio nella sua valutazione sulla situazione smog - è che le attività produttive non sono state fermate come durante il primo lockdown totale. Questo contribuisce notevolmente alla formazione delle polveri sottili, che già si formano in Pianura Padana per motivi naturali dovuti alla conformazione del territorio. E non ultimo, concorrono a questa situazione i riscaldamenti delle abitazioni in funzione da qualche settimana». —