Si può andare nei negozi aperti e anche a prendere il cibo da asporto

Le regole in vigore da oggi: passeggiate consentite ma in solitudine Si possono anche coltivare gli orti “familiari” fuori dal comune di residenza

La guida

Scattano oggi le nuove regole per spostarsi nella Toscana “rossa”, ad alto rischio di contagio da Covid-19.

È necessario ricordarsi che non ci si può spostare al di fuori del proprio comune di residenza se non per motivi di lavoro, salute, emergenza. Tuttavia non siamo proprio “blindati” in casa. Molte attività sono aperte. I pubblici esercizi sono aperti per vendita da asporto e le consegne a domicilio; molti negozi sono aperti: tutto quello che è aperto può essere frequentato indossando mascherine e rispettando le distanze di sicurezza.

Pe fugare i dubbi più frequenti abbiamo risposto alle domande di diversi lettori.

1 - Mia madre è anziana e ha problemi di salute: posso andare a trovarla a casa?

È possibile andare a trovare un genitore, un parente o un amico non autosufficiente o con problemi seri di salute perché ricorre la “condizione di necessità”. Tuttavia - ricorda il ministero dell’Interno - se si tratta di persone anziane - è necessario «proteggerle dai contatti il più possibile perché sono particolarmente vulnerabili ed esposte al contagio da coronavirus».

2 - Ho una seconda casa nel comune di residenza: posso andarci e restarci a dormire?

Con l’ingresso della Toscana nella zona rossa, gli spostamenti anche all’interno del comune sono consentiti solo per necessità. Perciò - chiarisce il ministero dell’Interno - l’accesso alla seconda casa è consentito “solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili”. In sostanza: si può andare alla seconda casa, se si è rotto un tubo, se è crollato il tetto, se si è staccato un cornicione o magari se sono entrati i ladri. E si deve restare il tempo necessario a organizzare le riparazioni. Quindi non si può andare nella seconda casa per diletto né ci si può fermare a dormire. Anche per questo spostamento serve l’autocertificazione.

3 - Leggo sul giornale che si può portare i figli dai nonni anche se è sconsigliato: se un vigile mi ferma, mi può multare?

Non è vietato, ma è fortemente sconsigliato perché “gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid-19”. Di conseguenza - precisa il ministero dell’Interno - si possono portare i figli dai nonni solo “in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore”. Inoltre, devono essere i genitori ad accompagnare i bimbi dai nonni e ad andare a riprenderli quando vanno o vengono dal lavoro, seguendo il tragitto più breve. Se uno dei genitori è in lavoro agile il governo suggerisce di tenere i figli a casa.

4 - Posso andare a trovare un amico o un parente che abita nella mia stessa città?

No. La norma è chiara, per quanto riguarda le regioni inserite in fascia rossa: «Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso».

5 - Posso andare a trovare la mia fidanzata che vive nel mio stesso comune?

No. Anche in questo caso, c’è un divieto esplicito: «Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso».

6 - Posso scegliere in quale chiesa andare per la messa?

No. Questa restrizione vale per le chiese e per qualsiasi luogo di culto. Il ministero dell’Interno precisa che nelle regioni in fascia rossa «è possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa». Ugualmente resta consentito partecipare alla messa e alle altre funzioni/cerimonie di tipo religioso nel rispetto delle regole di sicurezza: distanziamento di 1 metro e mascherina.

7 - Per andare all’edicola devo avere l’autocertificazione?

Ogni volta che si esce di casa, è necessario avere l’autocertificazione per dimostrare la nostra destinazione. Comunque è sempre possibile andare all’edicola, come in tutti i negozi e le attività elencate all’allegato 23 del dpcm del 3 novembre 2020 (vedi grafica).

8 - Si può andare in bici per la città?

L’uso della bicicletta è consentito per andare a lavorare, per andare a fare acquisti o per svolgere attività motoria. Il ministero dell’Interno ricorda che l’attività motoria all’aperto si svolge «in prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno 1 metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno 2 metri».

9 - Ho letto che si può passeggiare ma solo vicino a casa propria: è così?

La passeggiata rientra in quella che il governo definisce “attività motoria all’aperto”. È consentita solo se è «svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione». Quindi si può passeggiare, ma da soli e vicino a casa (ma non è stato ancora precisato il concetto di “vicinanza”). Bisogna inoltre rispettare la distanza di almeno 1 metro da ogni altra persona e indossare la mascherina.

10 - Posso andare nel parco attrezzato della mia città a fare ginnastica da solo?

Sì, a meno che non ci siano divieti espressi dei sindaci. Devono essere rispettate le linee guida del dipartimento delle politiche per la famiglia. Comunque è consentita l’attività sportiva, da soli e a distanza di 2 metri dalle altre persone.

11 - Sono un pizzaiolo, con attività di pizza a taglio. Mi è consentito di stare aperto sia per attività da asporto oltre che consegne a domicilio. Ma chi faccio attività da asporto se le persone non possono uscire di casa?

Le persone possono uscire per acquistare cibo da asporto. Lo chiarisce Alessandro Ciapini (Confesercenti Livorno). «Tutte le persone possono uscire per andare ad acquistare cibo. Devono uscire di casa con l’autocertificazione che precisa: “Spostamento per acquisto beni di prima necessità”. Bisogna osservare alcune regole fondamentali: non consumare il cibo da asporto nelle immediate vicinanze del pubblico esercizio, restare nel locale il tempo necessario per ritirare i prodotti».

12 - Ho un negozio di fiori a Cecina. Mi hanno ordinato fiori da consegnare a Livorno: posso uscire dal mio comune per effettuare la consegna?

Sì. Il commerciante (qualunque commerciante) può effettuare consegne a domicilio anche al di fuori del proprio comune di residenza, perché lo spostamento è giustificato per “motivi di lavoro”. Il commerciante, però, deve spostarsi con autocertificazione – precisa Alessandro Ciapini (confesercenti Livorno) – sulla quale specificare l’indirizzo del cliente (e magari anche un cellulare, in modo da agevolare eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine).

13 - Ho un negozio di fiori di piante e fiori che sembra escluso dalle chiusure, ma i miei clienti dicono che non possono uscire di casa per gli acquisti. Devo fare consegne a domicilio?

Tutti i cittadini possono uscire per fare acquisti nei negozi inseriti nell’elenco allegato 23 del decreto del 3 novembre 2020 perché considerati “beni di prima necessità”. Fra questi rientrano anche i negozi di fiori.

I negozi aperti hanno l’obbligo di indicare la capienza massima e di rispettare le regole di sicurezza: accessi contingentati (in base all’ampiezza), ingressi e uscite separati dove possibile o percorsi differenziati etc. I cittadini uscendo di casa, devono portare l’autocertificazione, oltre alla mascherina. Inoltre, il negozio deve trovarsi nel comune di residenza.

Il negozio di fiori, invece, può fare consegne a domicilio anche fuori dal comune di residenza.

14 - Vado a fare la spesa in un supermercato fuori dal mio comune perché è più grande. Posso continuare ad andarci?

No. La spesa deve essere fatta nel comune di residenza e una sola persona per famiglia. Solo le persone non autosufficienti hanno diritto a un accompagnatore. Anche i figli minori possono andare con i genitori a fare la spesa.

15 - All’interno del mio comune devo andare al negozio/supermercato più vicino a fare la spesa o posso andare dove voglio?

All’interno del proprio comune di residenza – assicura Alessandro Ciapini, Confesercenti Livorno – è possibile scegliere il negozio che si preferisce per gli acquisti. L’importante è non dimenticarsi l’autocertificazione.

16 - Mi serve un computer: posso andare al megastore a comprarlo?

Sì, se all’interno del proprio comune. Le attività di “commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche (i computer, appunto)” sono aperte anche nelle regioni rosse. Nel caso in cui nel comune di residenza non ci sia un negozio di computer, allora ci si può spostare in un territorio limitrofo.

17 - Sono la titolare di un centro estetico: posso restare aperta, visto che i parrucchieri lavorano?

No. Il decreto del 3 novembre prevede la chiusura dei centri estetici nelle regioni in fascia rossa. La differenza è che nei centri estetici il contatto con la persona è con il corpo del cliente è più “diretto” rispetto a quello che c’è dal parrucchiere.

18 - Visto che i parrucchieri restano aperti nelle regioni in fascia rossa posso andare dal mio parrucchiere che se si trova in un comune diverso da quello di residenza?

No. Il ministero dell’Interno ha chiarito la questione: «Laddove il comune non disponga di servizi (ad esempio un ufficio postale) lo spostamento è consentito ma solo entro tali stretti limiti che dovranno essere autocertificati».

19 - Ho un terreno in un comune diverso da quello dove abito. Ci coltivo verdure per il consumo della mia famiglia. Posso continuare ad andarci?

Sì, lo spostamento è consentito. Spiega il ministero dell’Interno: «La cura dei terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale, integra il presupposto delle esigenze lavorative anche nelle zone “rosse. Quindi la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo sono consentite, a condizione che il l’ interessato attesti, con autodichiarazione completa dei dati per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva». Inoltre si deve percorrere il tragitto più breve per raggiungere il campo.

20 - Ho in affitto un piccolo oliveto. Si trova al di fuori del mio comune di residenza. Ora che scatta la zona rossa anche in Toscana posso ancora andare a curarlo, a raccogliere olive e soprattutto portare le olive al frantoio?

Anche per gli oliveti valgono le stesse regole dei campi e dei terreni coltivati per uso personale/familiare. Il ministero dell’Interno precisa che è possibile recarsi negli oliveti anche fuori dal comune di residenza (anche nelle regioni di fascia rossa) sia per la raccolta di olive o per il conferimento al frantoio e successiva spremitura. È necessario, però, essere dotati di autocertificazione compilata con dati che dimostrino la proprietà o l’affitto o comunque il possesso (anche temporaneo) dell’oliveto, in modo da agevolare eventuali controlli. —