Resta sostenuto l’andamento delle nuove positività al coronavirus, con 185 casi in più conteggiati ieri (erano 182 quelli emersi venerdì) e un decesso. Una situazione che ha spinto l’Usl 1 Dolomiti ad allestire nuovi posti letto di terapia intensiva a Feltre e a programmare l’attivazione di una nuova area di degenza Covid a Belluno.
La fotografia dell’andamento della pandemia tracciata dai dati dell’Usl 1 e dell’Azienda zero regionale parte dal decesso registrato ieri al San Martino di Belluno. Si tratta di un uomo Covid positivo di 84 anni, ricoverato nella Medicina Covid.
Il conteggio di Azienda zero, aggiornato al pomeriggio di ieri, riferisce di 55 pazienti nell’area non critica del San Martino e 5 in terapia intensiva; a Feltre erano conteggiati invece 32 pazienti in area non critica e 5 in terapia intensiva. Gli ospedali di comunità vedono 13 pazienti positivi ricoverati ad Auronzo, 12 ad Agordo, 10 a Feltre, 4 ad Alano di Piave.
Il totale dei casi di tampone risultato positivo sale a 5.851 in provincia di Belluno, mentre i casi attualmente positivi sono 3.587; i negativizzati sono complessivamente 2.076.
Il totale delle persone in isolamento domiciliare nel Bellunese è di 2.991.
La vecchia Rianimazione al padiglione Dalla Palma del Santa Maria del Prato di Feltre da ieri è tornata operativa per ospitare pazienti Covid, dopo essere stata adeguata alle nuove esigenze, ed ha accolto subito i primi pazienti.
La logistica della nuova piastra chirurgica dell’ospedale feltrino consente di proseguire le emergenze-urgenze chirurgiche garantendo un percorso “pulito”.
Nella Pneumologia Covid, allestita al quarto piano del padiglione Dalla Palma, al tardo pomeriggio di ieri erano occupati 20 letti su 22 con 6 pazienti provenienti dal Distretto 1 di Belluno, uno dal Primiero, e la parte restante provenienti dal territorio feltrino dell’ex Usl 2.
L’area verde Covid dove vengono ricoverati i pazienti positivi di competenza della Geriatria – appena inaugurata al piano di Ortopedia (dove le degenze sono sospese) e gestita dalla geriatra Anna Casanova – ha accolto 13 pazienti su 12 posti letto dedicati.
A Belluno è in corso di attivazione una ulteriore area di degenza Covid come ospedale di comunità. I pazienti negativi ospitati dall’ospedale di comunità di Belluno ieri sono stati trasferiti nelle unità operative di Medicina di Agordo e di Belluno.
Con i ragazzi delle superiori tutti a casa, impegnati nella Ddi (Didattica digitale integrata), la lente dell’Usl e dell’Ufficio scolastico provinciale (l’ex Provveditorato) resta puntata sulle scuole di grado inferiore. «C’è un contatto cosstante tra i referenti Covid di istituto e il Dipartimento di prevenzione Usl», spiega il provveditore Massimiliano Salvador.
La Funzione pubblica Cgil, con il segretario Andrea Fiocco, chiede di fare luce sulla conformità e la sicurezza delle mascherine utilizzate dal personale delle case di riposo, alla luce di una verifica informale fatta dal presidente di Certottica Luigino Boito, illustrata in una intervista all’Amico del Popolo. —
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