Il panificatore, il tabaccaio, l'ex assessore e il maestro della banda: il Covid e le ultime vittime in provincia di Udine e Pordenone
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Storie che s'intrecciano tra le lacrime dei parenti, che spesso li lasciano senza poterli accarezzare un'ultima volta: il racconto delle esistenze delle vittime friulane del coronavirus
UDINE. Uno dei panificatori più conosciuti del Pordenonese, che si prodigò per fare avere il pane alle popolazioni colpite dal terremoto del 1976. L'apprezzato volontario della Caritas, uomo pieno di risorse e di verve: in cinquant'anni di lavori ne ha cambiati tre, sempre con il sorriso sulle labbra. E ancora: il maestro della banda, scomparso ad appena 63 anni. Sono le vittime del coronavirus che il Friuli piange nella giornata di domenica 15 novembre, dodici in più.
I decessi complessivamente ammontano a 528, suddivisi così: 246 a Trieste, 143 a Udine, 123 a Pordenone e 16 a Gorizia.
Tabaccaio, barista e ristoratore: addio ad Adelmi Paoloni
Il coronavirus si è portato via anche Adelmi Paoloni, ottantun’anni, conosciutissimo in città e nel Cividalese per i tanti anni trascorsi dietro un bancone, prima di una pizzeria e di un tabacchino e, dopo, del bar di viale Tricesimo, quello vicino alla sede dell’Acu, l’Automobil club udinese. Ma Paoloni era conosciuto anche per il suo grande impegno al fianco della Caritas: era stato volontario sia del Centro di ascolto sia del punto di distribuzione del vestiario, come raccontiamo in questo articolo.
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Imprenditore ed ex assessore a Remanzacco: il coronavirus stronca Luigi Di Giorgio
Il coronavirus si è portato via, a 84 anni, l’imprenditore Luigi Di Giorgio, figura conosciutissima sul territorio in quanto titolare di una grande azienda agricola specializzata nell’allevamento e nel commercio di suini, nella frazione di Orzano, ma pure per il suo ruolo sempre attivo nella comunità, esplicato anche nelle vesti di assessore comunale, dal 1970 al ’75. Noto a tutti come “Vigj”, l’imprenditore aveva ereditato l’attività dal padre Adriano: qui la sua storia.
Primo decesso all'Asp Moro: è morto il varmese Otello Pradolini
Era risultato positivo al Covid dopo essersi sottoposto a una visita all’ospedale di San Daniele. Ma il virus non gli ha lasciato scampo. Otello Pradolini, 88 anni, di Varmo, ospite della casa di riposo Daniele Moro di Codroipo, non ce l’ha fatta. È morto in ospedale a Palmanova dove era stato ricoverato a causa del peggioramento delle sue condizioni. È la prima vittima nella residenza per anziani del capoluogo del Medio Friuli.
Morto il maestro Selenati: aveva 63 anni
La comunità di Sutrio e la Carnia sono in lutto: è morto all’ospedale di Udine a 63 anni il maestro Aristide Selenati, direttore dal 1996 del Corpo bandistico di Sutrio. Il Covid ha indebolito le sue difese, messe a dura prova da un grave infortunio che subì sul lavoro nel 2019. Qui la sua storia.
Addio a Bortolin, tra i re dei panificatori pordenonesi. Grave la moglie.
Antonio Bortolin, 86 anni, è morto domenica 15 novembre all'ospedale di Pordenone, una settimana dopo aver contratto il Covid. La notizia della morte di Antonio Bortolin si è diffusa rapidamente fra Porcia, dove il “re del pane” aveva esercitato l’attività fino al 2015 (ora il negozio di via San Cristoforo è di proprietà dei De Mario, di Santo Stefano di Cadore) e Pordenone, dove in via Maggiore a Rorai Grande l’attuale caffetteria Nicoletta, davanti alle scuole, è stata a lungo gestita dalla figlia Stefania col marchio di famiglia. Qui il racconto della sua vita.