Dietro le lenti di Quadrelli brillava la fraternità
Incontrai per la prima volta Rodolfo Quadrelli nel 1974. Andai a trovarlo nella sua casa milanese, al numero 13 di via Cosimo del Fante, a pochi passi da Porta Lodovica. Avevo letto Il linguaggio della poesia (Vallecchi, 1969), Filosofia delle parole e delle cose (’71) e Il paese umiliato (’73), entrambi pubblicati da Rusconi, oltre naturalmente all’esordio poetico di Apologhi e filastrocche (’72), sempre stampato per i tipi dell’editore fiorentino, nella collana diretta da Geno Pampaloni. In quel lasso di … Continua
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