Vignola, rubano l’incasso poi fuga a fari spenti
Furto lampo l’altra sera a Vignola dove due malviventi hanno derubato dell’incasso della giornata il furgone ambulante del pesce, portando via 2.400 euro in contanti.
Il colpo è avvenuto in piazza Maestri del Lavoro, all’entrata del paese sulla strada che porta all’imbocco della tangenziale. Poco dopo le 18.30 un’Audi A3 bianca ha parcheggiato di fianco al furgone che fa emporio e friggitoria sistemato lì a fianco e subito è scattato l’assalto.
Un uomo descritto come alto e magro è sceso e si è lanciato verso il bordo del vano vetrina portando via con un colpo di mano la scatola alla base della calcolatrice.
«Li avevo notati con la coda dell’occhio - dice Luca Cavalieri, contitolare dell’esercizio che in quel momento si è trovato faccia a faccia con il mavivente - Ero affaccendato attorno alla friggitrice ma ho fatto caso alche sono entrati nel piazzale guidando male. Davo le spalle al banco perchè non c’erano clienti quando ho sentito un botto. Mi sono voltato e ho fatto appena a tempo a vedere il braccio del ladro che sparivo dietro il paravento. Subito è salito sull’auto dove il complice lo stava aspettando».
Assieme a lui si è precipitato fuori nel piazzale anche il padre e anche un altro ambulante che vende frutta e verdura, Francesco Morrone, e l’edicolante lì a fianco, Loredana Greco, hanno provato a inseguirli.
«Ho fatto appena in tempo a prendere il numero di targa - dice Morrone - ma loro sono scappati contromano e con i fari spenti. Si sono buttati in strada rischiando anche un incidente. Ma tutto si è svolto in una manciata di secondi, il tempo di sentire il botto, di voltarci e capire che sull’auto che stava fuggendo c’erano i ladri perchè gli altri a pochi metri da noi stavano gridando».
Al venditore ambulante di pesce non è rimasto altro ieri mattina che presentare una denuncia ai carabinieri.
«Mi hanno fatto vedere alcune foto, mi hanno detto che da diverso tempo hanno nel mirino quei malviventi. E che la targa non corrisponde a nessuna macchina registrata». Con ogni probabilità si tratta di una targa contraffatta, in modo che se anche la vettura viene ripresa da una telecamera di sorveglianza resta sostanzialmente fuori dai radar delle segnalazioni.
In realtà la banda dell’Audi bianca, un modello vecchio per come è stato notato, negli ultimi due anni dovrebbe aver compiuto sempre in quel tratto di strada diversi altri colpi. Una donna è stata scippata, un’altra sempre nel piazzale si è trovata con il vetro infranto per rubare la borsa che aveva appena lasciato in macchina. Persino la macelleria Lutti all’entrata di Spilamberto ha segnalato un furto e ha invitato tutti a tenere alta la sorveglianza sul quel modello di vettura.
È caccia aperta a quell’Audi A3 bianca anche se i primi a riconoscere che sarà difficile trovarla sono proprio le vittime di ieri. «Probabilmente la tengono in un garage - dice il padre di Luca - Studiano il bersaglio e agiscono poco prima di cena approfittando del cambio dei turni».
«Questo è un piazzale che la sera può essere pericoloso - aggiunge l’edicolante - L’illuminazione è scarsa, persino i lampioni o sono rotti o fanno una luce talmente fioca che si fa fatica a vedere. Così non va bene». —