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Modena «Al Pronto soccorso 50 ambulanze al giorno E vediamo tanti 40enni»

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Modena è di nuovo la provincia dell’Emilia Romagna più colpita con 573 nuovi positivi (490 sintomatici) a cui si aggiungono 7 decessi. E sebbene dalla Regione arrivino dichiarazioni ottimistiche in previsione del prossimo “esame” della cabina di regia del governo e si mantengano alte le speranze di tornare in fascia gialla, le istituzioni locali, in particolare il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, definiscono “difficile” la situazione modenese. Se ne è parlato, durante la Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di cui è presidente. Nel corso dell’incontro anche i direttori delle Aziende sanitarie, Antonio Brambilla per l’Ausl e Claudio Vagnini per l’Ospedaliero universitaria, hanno fatto il punto sui numeri.

«Al momento 425 operatori - ha detto Brambilla - lavorano esclusivamente per eseguire tamponi molecolari e antigenici rapidi, per i tracciamenti e le indagini epidemiologiche; mentre alle Usca sono impiegati 86 medici, che arriveranno a 100 nei prossimi giorni».

Decisivo anche l’impegno dei pronto soccorso, che sono il confine vero e proprio prima dell’ingresso eventuale in ospedale.

«La nostra percentuale di ricoveri in terapia intensiva è del 10-15% rispetto ai positivi al Covid, dato in linea con quello della prima ondata. È cambiata invece l’età media dei ricoverati, con una forte crescita della fascia dai 40 ai 50 anni e quella 50-60 che la fa da padrona». Sottolinea il dottor Geminiano Bandiera, direttore del Pronto soccorso di Baggiovara.

«A livello generale, stiamo riscontrando un calo del 35% degli accessi, dovuto alla riduzione dei pazienti con patologie non gravi, mentre i gravi sono rimasti costanti. Questa diminuzione però ci permette di approcciarci meglio a pazienti con una complessità intrinseca». Dal dottore anche una forte sottolineatura della positività della collaborazione con i medici di medicina generale delle Usca: «Da loro riceviamo molte chiamate che ci consentono di intercettare prima i pazienti Covid con una possibile evoluzione così riusciamo a studiarli prima e ricoverarli anticipando possibili complicanze. È un percorso che sta funzionando. Presto avvieremo anche un sistema di telemonitoraggio dei pazienti dimessi».

«In media in questo periodo rileviamo dai 20 ai 30 positivi al giorno» spiega dall’altro Pronto soccorso della città, quello del Policlinico, il direttore Antonio Luciani. «Si sta rivelando molto utile lo strumento del tampone rapido - nota - anche per ospedalizzare più in fretta i negativi: abbiamo già valutato diverse centinaia di pazienti col doppio sistema di tamponi, e il rapido si è rivelato importante nei riscontri». Anche qui viene rimarcato il calo giornaliero degli accessi: «Permette di ridurre i tempi d’attesa nell’ambito di giornate in cui arrivano comunque dalle 40 alle 50 ambulanze al giorno - ricorda - perché i casi gravi si mantengono costanti. Anche nei momenti più intensi di attività non siamo mai andati in default, la struttura non ha mai incontrato difficoltà insormontabili».

Ottima anche dal suo punto di vista la collaborazione con i medici di medicina generale: «Ci telefonano tutti i giorni per il controllo dei pazienti con sintomi Covid e ci comunicano quelli che possono virare verso la criticità: questo - evidenzia - permette di intercettare prima il rischio aggravamento e dà maggiore sicurezza su tutto il sistema».



Come detto su 573 nuovi positivi nella provincia modenese, sono 490 i sintomatici. Di questi, 5 sono stati ricoverati in Terapia intensiva e 30 sono ora accolti in altri reparti Covid. I Comuni più colpiti sono Modena (166 casi), Castelfranco (42) e Carpi (41). I decessi invece sono stati 7 e portano il totale in provincia di Modena da inizio epidemia a quota 685. Morti un 80enne di Nonantola, un 88enne e un 90enne di Modena, un 89enne di Sassuolo, un 99enne di Mirandola e due donne,una 79enne di Modena e una 88enne residente fuori provincia, ma conteggiata dalle autorità sanitarie nel nostro territorio poiché qui curata.

In regione, invece, sono 2.723 i casi su 19.697 tamponi per una percentuale dei nuovi positivi del 13,8%. Calano i pazienti ricoverati in terapia intensiva: sono 241, 3 in meno rispetto a due giorni fa, mentre crescono di 60 unità, a quota 2.594 quelli ricoverati in altri reparti Covid.

Sul territorio si registrano 47 nuovi decessi (compresi i 7 del Modenese. Da marzo sono 5.312 i decessi. —




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