«Le Rsa come i lager»: La Lega si dissocia e Pilastri chiede scusa
EMPOLI. La notte ha portato consiglio al capogruppo leghista dell’Unione dei Comuni dell’Empolese-Valdelsa Leonardo Pilastri. Il suo paragone tra Rsa e lager è apparso del tutto stonato. «La Segreteria della Lega stigmatizza con forza le affermazioni del capogruppo in Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Empolese-Valdelsa Leonardo Pilastri sulla Rsa di Montaione. Si tratta di dichiarazioni espresse a titolo puramente personale e che non rispecchiano in alcun modo il pensiero del partito. L’uso del termine “lager”, sebbene espresso in un contesto di viva dialettica politica, è stato terminologicamente deprecabile e inopportuno in assoluto: di ciò, il capogruppo Pilastri si scusa sinceramente. La Lega desidera inoltre rinnovare la propria gratitudine a quanti operano nelle Rsa regionali in questo difficilissimo periodo, per il prezioso impegno e l’indefessa dedizione nella cura e salvaguardia degli anziani».
I capigruppo di maggioranza negli undici dell’Unione dei Comuni del circondario Empolese Valdelsa prendono le distanze dalle affermazioni di Leonardo Pilastri, capogruppo della Lega all’Unione dei Comuni, che ha rilasciato dichiarazioni sconcertanti sulle Rsa del territorio. «Riteniamo – dichiarano i capigruppo – che tali esternazioni siano quantomeno fuori luogo. Gli operatori che operano nelle Rsa del nostro territorio stanno affrontando una situazione inimmaginabile con turni estenuanti, a causa di organici decimati dal Covid, e rischiando ogni giorno la loro salute. I nostri anziani, purtroppo facili vittime di questo virus, sono curati al meglio nelle nostre strutture. La definizione “lager” la lasciamo ad altre drammatiche situazioni e a periodi storici che speriamo non vengano a ripetersi. Tali esternazioni travalicano la normale dialettica politica, ci auguriamo che anche gli altri gruppi di opposizione prendano le distanze da quanto sostenuto dal loro collega di coalizione. Lascia esterrefatti che un consigliere comunale si lasci andare a simili affermazioni, evidentemente si predilige il sensazionalismo alla verità. Auspichiamo che i diretti interessati valutino l’opportunità di difendersi da queste affermazioni nelle opportune sedi».
«Ci vorrebbe rispetto per le persone che sono ospitate in queste strutture – concludono i capigruppo – e per chi ogni giorno si prodiga per assisterle». –