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Il prefetto Zappalorto in terapia intensiva. Nuovi contagi fra ospiti e personale nelle case di riposo - Tutti gli aggiornamenti ora per ora

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Aggiornamento delle 13.30. Consumavano bevande seduti ai tavolini: bar chiuso per due giorni. La polizia locale, durante i controlli effettuati in città per il rispetto della normativa anti contagio, ha chiuso il Gran Caffè Friuli di via Aquileia per due giorni. È successo nella mattinata di domenica 22 novembre. Ecco cosa è successo.

Aggiornamento delle 13. Il prefetto Zappalorto in terapia intensiva. Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, che è stato a capo della Prefettura di Udine dal 2015 al 2018 e tutt'oggi è residente nel capoluogo friulano, da una settimana è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Venezia per l'aggravarsi delle condizioni di salute dopo che, nei primi giorni di novembre, era risultato positivo al coronavirus. Commentando i dati sull'evolversi della pandemia, Zappalorto si era dichiarato favorevole ad un lockdown più duro. «Prima viene - aveva detto nei giorni scorsi - e meglio è, secondo me».

Aggiornamento delle 12. Mancato rispetto delle norme anti-Covid: multata una persona. Anche nella giornata di sabato 21 novembre le forze dell'ordine hanno effettuato numerosi controlli in città e in tutta la provincia. La polizia di Stato ha controllato e identificato in tutto 160 persone e 68 veicoli.  A Udine, nella mattinata di sabato 21 novembre, tre pattuglie hanno controllato piazza Libertà, piazza San Giacomo e piazza xx Settembre. Soltanto una persona è stata multata dagli agenti per il mancato rispetto delle normative emanate per contenere la diffusione del coronavirus. L'uomo sanzionato, in particoloare, si trovava al di fuori del proprio Comune di residenza senza alcun motivo di necessità.

Aggiornamento delle 11. Virus al Piccolo Cottolengo: positivi 40 ospiti e 5 infermieri. Precipita la situazione al “Piccolo Cottolengo Don Orione” di Santa Maria La Longa: su circa 110 ospiti una quarantina risultano positivi al Covid- 19, solo una settimana fa i contagi erano 4. Una situazione destinata a evolversi in negativo, vista anche la fragilità dei suoi ospiti portatori di gravi disabilità ed handicap. Ecco il punto della situazione.

Aggiornamento delle 10.30. Osoppo, in casa di riposo positivi al virus otto ospiti e due dipendenti. Il virus è riuscito ad entrare anche alla casa di riposo di Osoppo. Sono 8 gli ospiti della struttura di via Rosselli risultati positivi al Covid in base agli esiti dei tamponi che sono stati effettuati mercoledì e hanno fornito gli esiti nel tardo pomeriggio di venerdì 20. Come già avvenuto in altre case per anziani, anche a Osoppo due dipendenti sono risultati positivi ai test che vengono eseguiti settimanalmente agli operatori sanitari. Qui l'articolo.

Aggiornamento delle 9.30. In molti Comuni la minaccia di mini chiusure per troppi contagi. Un elenco di comuni con un numero a due cifre di persone positive al Sars-Cov2 ogni mille abitanti. È partita da questa verifica la valutazione del rischio contagio effettuata dall’unità di crisi regionale per decidere dove istituire le zone rosse. Dai monti al mare la situazione non cambia: il numero dei positivi è alto anche in molti comuni rimasti indenni nella prima fase della pandemia. Qui il dettaglio con l'elenco dei comuni a rischio.

Aggiornamento delle 8.30. La professoressa, l'operaio e l'alpino morto venti giorni dopo il figlio: i volti e le storie delle ultime vittime del Covid in provincia di Udine. Il bollettino sull'andamento della pandemia in Friuli ha fatto registrare, sabato 21venerdì, 25 decessi. Si allunga la catena di dolore prodotta dal maledetto virus. Una catena che, dall'inizio della pandemia, registra 633 vittime, con la seguente suddivisione territoriale: 265 a Trieste, 197 a Udine, 149 a Pordenone e 22 a Gorizia. Ecco le ultime storie delle persone che il Covid si è portato via per sempre.

PER APPROFONDIRE:

Aggiornamento delle 8. Se la situazione non migliora, Roma è pronta a declassare il Fvg. La firma sull’ordinanza regionale che istituisce una serie di zone rosse all’interno dei confini del Friuli Venezia Giulia è stata rimandata a domenica 22 novembre e dovrebbe avere decorrenza da martedì 24, ma ormai Massimiliano Fedriga ha deciso e difficilmente tornerà indietro.

L’elenco dei municipi interessati dalla stretta, tra l’altro, è ancora da limare, ma potrebbe essere più ampio di quanto preventivato. Il tutto mentre i dati del Friuli Venezia Giulia non lasciano tranquilli con la regione che rischia, nel monitoraggio di venerdì prossimo, di venire inserita in zona rossa nella sua interezza con tutte le conseguenze, in primis economiche, che ne deriverebbero. Ecco il punto della situazione.




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