La professoressa, l'operaio e l'alpino morto venti giorni dopo il figlio: i volti e le storie delle ultime vittime del Covid in provincia di Udine
UDINE. Il bollettino sull'andamento della pandemia in Friuli ha fatto registrare, sabato 21venerdì, 25 decessi. Si allunga la catena di dolore prodotta dal maledetto virus. Una catena che, dall'inizio della pandemia, registra 633 vittime, con la seguente suddivisione territoriale: 265 a Trieste, 197 a Udine, 149 a Pordenone e 22 a Gorizia. Ecco le ultime storie delle persone che il Covid si è portato via per sempre.
Due vittime di Covid in sette mesi nella stessa famiglia: Maurizio Cozzi aveva 66 anni e da poco era in pensione.
Aveva lavorato alla Gortani Inox di Amaro come operaio. Si è spento in Terapia Intensiva Covid a Udine. In primavera, a causa del virus aveva perso la madre, Anna Maria Granzotti, 90enne ospite alla casa di riposo di Paluzza. Maurizio viveva con la moglie Ivana ad Avosacco. Lo ricordiamo così.
Dopo soli tre giorni di ricovero all’ospedale di Udine il virus ha mietuto un’altra vittima. Si tratta di Maria Bortolan Cojutti, 85 anni moglie dell’avvocato Alberto Cojutti ex assessore del Comune di Udine e ex sindaco di Dignano scomparso nel 2016. Era molto conosciuta nel suo comune ma anche a Udine per le tante attività di beneficenza, per il suo carattere gioviale ed estroverso e per la sua profonda cultura. Ecco il suo profilo.
La comunità di Nimis piange la sua prima vittima per Covid, l’anziana Elisa Grassi, vedova Monai, morta ieri a 91 anni per effetto del coronavirus nella casa di riposo Villa Nimis. Sempre vissuta in paese e dunque figura familiare a molti, la signora – che aveva perso il marito da tempo – lascia due figlie, a loro volta molto conosciute sul territorio per aver svolto la professione di maestre, i generi, i nipoti e altri affezionati parenti. La cerimonia dell’ultimo saluto sarà celebrata nel duomo di Nimis, lunedì pomeriggio, alle 15. Qui l'articolo.
Profondo cordoglio, a Remanzacco, per la prematura scomparsa – all’età di 65 anni – di Antonio Scaiella, strappato alla vita dal Covid-19 nella casa di riposo di San Giovanni al Natisone. È la terza vittima del coronavirus, in una manciata di giorni, sul territorio comunale, che già ha pianto la morte dell’anziana Maria Lessio, 94 anni, e dell’imprenditore Luigi Di Giorgio, andatosene a 84. Qui ripercorriamo la sua vita.
Non ce l’ha fatta Lucia Moro di Carlino, ricoverata da alcuni giorni all’ospedale di Palmanova dopo essere risultata positiva al tampone del Covid-19. Lucia Moro, che aveva 79, lascia il marito Luigi e due figli, un maschio e una femmina. Pensionata, come il marito, Lucia aveva sempre vissuto una vita tranquilla, nella sua casa nella zona residenziale di via Somp Bearz. Nella cittadina la ricordano come una donna riservata, ma non schiva, dedita alla famiglia e alla casa. Aveva accusato i sintomi riconducibili al coronavirus la scorsa settimana. Ecco un suo ricordo.
Il destino si è accanito ancora una volta sulla famiglia Belluzzo che dopo aver perso Enrico, 58enne mancato a causa di una grave malattia meno di un mese fa, sabato 21 si è portato via anche il papà Pasquale, 90 anni, vinto dal Covid. I sintomi del virus si erano manifestati alla fine della seconda settimana e avevano indotto i sanitari a ricoverare l’anziano all’ospedale di San Daniele dove si è spento sabato. Lascia la moglie Luisa e i figli Gabriella e Mario. Una famiglia straziata dal dolore, che meno di un mese ha perso due delle sue colonne. Ecco la sua storia.
Lutto nelle comunità di Treppo Grande affranta per la morte della 97enne Domenica Bassutti, contagiata dal Covid-19. È mancata nelle prime ore di venerdì all’ospedale di San Daniele dove era stata trasferita lo scorso 7 novembre quando le sue condizioni di salute dopo il contagio erano rapidamente peggiorate. L’anziana era originaria di Castelnuovo del Friuli dove aveva vissuto fino a 90 anni. Qui l'articolo.
Sale a 17 il numero delle vittime della residenza “Luigi Scrosoppi” di Tolmezzo. Al triste novero si è aggiunta Ludovica Candido di 86 anni. L’anziana, originaria di Rigolato, lavorava come sarta e viveva a Cesclans frazione di Cavazzo Carnico, aveva saputo integrarsi con discrezione e garbo alla vita del paesino d’adozione. Il primo cittadino Gianni Borghi, che vive nella frazione, unendosi al cordoglio della famiglia, la descrive come una donna molto riservata: «Purtroppo è il secondo decesso nel comune a causa del Covid19. Ecco il suo profilo.Il coronavirus non ha dato scampo a due ultranovantenni, uno di Campofomido e l’altro di Tavagnacco, deceduti in ospedale. Giacomo Tomadini detto “Jacum”, 91 anni, abitava in via Dante Alighieri a Campoformido. Lascia i figli Luigino con Luisa e Maria con Luca, i nipoti e altri parenti. I funerali saranno celebrati martedì, alle 15, nella chiesa di Campoformido. Lunedì, alle, 19 la recita del rosario. Il Covid-19 si è portato via anche Fortunato Chiandetti, 93 anni, residente a Tavagnacco. Ne parliamo in questo articolo.
È mancata a 69 anni Rita Ribis di Zugliano: da tre combatteva con una malattia con grande coraggio, ma non ce l’ha fatta contro il coronavirus, forse contratto proprio durante una visita in ospedale. Il paese e quanti la conoscevano sono dispiaciuti e sconcertati: è la vittima più giovane fra quanti nel Comune hanno dovuto soccombere alla pandemia. Da quando si è ammalata Rita viveva, a parte le esigenze mediche, in maniera riservata, com’era nel suo carattere. Questa la sua storia.