Gherardi, è arrivato il vigile in Comune: oltre 1.500 multe dal velox
GHERARDI. È ripartito e i risultati si vedono. Anzi, di fatto mai si è fermato, solo che prima mancava l’autorità che potesse verbalizzare le sanzioni elevate. Automobilisti state attenti, il velox sulla via del Mare all’altezza di Gherardi, in territorio comunale di Jolanda di Savoia, è tornato ad essere un pericolo per i tanti che ogni giorno viaggiano su questa importante arteria stradale. Il limite è dei 70 km orari e le centinaia di sanzioni elevate in pochi giorni (da quando cioé il vigile prestato dal Comune di Comacchio ha iniziato a lavorare in Comune a Jolanda) sono quasi tutte di auto la cui velocità era fra i 70 ed i 90 km/h. Si parla di oltre 1.500 multe in poco più di una settimana e ancora non molte ne arriveranno nei prossimi giorni.
Certo, da una parte va considerato il fatto che praticamente da quando l’amministrazione comunale ha deciso di uscire dall’Unione Terre e Fiumi, il vigile è stato presente per pochi mesi, per la gioia degli automobilisti e un notevole danno erariale per il Comune. Ma anche le multe o perlomeno questa modalità di lavoro non va bene. «Fino ad aprile 2021 il vigile che lavora qui distaccato dal Comune di Comacchio (un ispettore, lo stesso che lavorò a Jolanda per poche settimane nel 2019, ma ora per 36 ore settimanali, contro le 6 di allora; ndr) spero non si limiti a stare in ufficio a verbalizzare le sanzioni - dice il consigliere comunale d’opposizione Giovanni Ferro -; abbiamo anche bisogno di controlli e sicurezza del territorio. E, comunque, non sono contrario ai velox, ma devono essere a norma e non utilizzati solamente per incassare. Queste cose le ho riferite anche al nostro nuovo vigile, al lavoro in borghese...».
E come accaduto di recente per il velox sulla provinciale fra Copparo e Ro e l’ultimo attivato sulla Romea in territorio comunale di Mesola, qualche multato ha già coinvolto Carlo Spaziani, ispettore dei vigili urbani in pensione, romano, che proprio grazie al contributo d’esperienza dato ha fatto vincere molti ricorsi per le sanzioni elevate dall’apparecchio dell’Unione Terre e Fiumi, poi tolto. Spaziani da poche ore ha aperto la pagina Facebook “Jolanda di Savoia autovelox” e in un video ha spiegato come secondo lui tale apparecchio presenti delle irregolarità, motivo per il quale consiglia chi ha già ricevuto le multe (e vi sono persone multate ogni giorni da quando sono riprese le verbalizzazioni) di contattarlo per presentare ricorso. «Innanzitutto - spiega Spaziani -, una sentenza della Corte di Cassazione dice che i velox non vanno nascosti dietro gli alberi e quello sulla via del Mare è poco visibile. Poi, in direzione Tresigallo per chi si immette da via Vergavara non vi è alcun cartello che indichi la presenza di un velox ed è anche irregolare aver abbassato il limite da 90 a 70 km/h».
Certo è, questo velox continua a far parlare di sè, partendo dal presupposto che proprio l’opposizione nelle ultime due legislature ha contestato più volte l’assenza di un agente di Polizia locale, sia per i mancati controlli stradali che per il danno erariale dovuto all’impossibilità di verbalizzare le multe. Danno aumentato dai pagamenti del Comune in questi anni per la manutenzione dello strumento, di fatto inutilizzato. A proposito di ricorsi, non va dimenticato che per alcuni mesi dall’agosto 2018 (quando si dimise il vigile rimasto a Jolanda dopo il caso Jolexit) a verbalizzare le sanzioni fu l’allora sindaco Elisa Trombin. Multe da non ritenere valide, ovviamente. —