EFC | Oggi la ripresa dei lavori…A Cittadella si paga cara la distrazione
Riprenderà oggi la preparazione degli azzurri, all’indomani del match pareggiato a Cittadella, visto che mercoledì la squadra sarà di nuovo in campo per giocare la gara di Coppa Italia contro il Brescia (ore 14:30) al Castellani. Sarà quella, come immaginiamo, l’occasione per ridare spazio a chi in campionato ne sta trovando un po’ meno. Contro le rondinelle (chi vince va poi al San Paolo contro il Napoli) ci attendiamo diversi cambi in formazione, con soprattutto la difesa ad essere il reparto più ritoccato. Potrebbe esserci spazio anche per Zurkowski dall’inizio dopo il capolino in campo di ieri. La filosofia sarà la stessa anche in Coppa con quindi il gioco e la prestazione ad essere primari ma con, certo, la voglia di vincere e provando ad andare avanti.
La seduta odierna sarà la classica di scarico per chi ha giocato, considerando che però di questi pochi saranno titolari col Brescia, possiamo parlare già di un allenamento tattico in vita della sfida ventura. Difficilmente sarà recuperato Moreo, stesso discorso per Damiani mentre le condizioni di Casale potrebbero rientrare di qui a mercoledi. Si pensa al Brescia ma in cantiere, magari da domani, si inizierà a mettere anche il Vicenza prossimo avversario di campionato. L’Empoli non ha da farsi perdonare niente, sia chiaro, ma va da se che la voglia di colmare quegli errori visti ieri, e costati molto, c’è tutta. A Cittadella è arrivato un risultato beffardo, uno di quello che ci sarebbero anche potuti stare ma non certo nel modo in cui questo poi è arrivato. Se nel primo tempo, nonostante la predominanza territoriale degli azzurri, si è visto poco da ambo le parti se non la clamorosa vista di Brignoli, il secondo tempo aveva messo in chiaro chi sono quelli forti e da battere. Una gara ripresa in maniera netta e senza lasciare spazio alla fantasia (complici anche i cambi arrivati dalla panchina), nessun pericolo alla porta di Brignoli ed azzurri padroni del gioco. Fino all’inizio del recupero. Da li cinque minuti di blackout totale con un gol subito a difesa ferma, un cartellino rosso a Romagnoli ed una traversa ad evitare la beffa delle beffe. L’Empoli, in soldoni, paga a caro prezzo le sue distrazioni; quella inziale con Brignoli che decide di guardare una palla innocente rimbalzare dentro la sua porta, e quella finale con una squadra totalmente sbilanciata (il gol parte dal centrocampo) e la difesa inerme a far arrivare palla a Gargiulo per il semplice tap-in.
Non è tutto da buttare. Intanto gli azzurri, che sicuramente alla luce del match possono recriminare due punti persi, proseguono nella striscia di risultati postivi. La classifica, si siamo solo all’ottava, continua a sorridere ed il gioco espresso con la palla ai piedi – magari meno scintillante di altre volte – continua a far vedere buone cose. Giuste le scelte che arrivano dalla panchina a gara in corso perchè danno palesemente quella marcia in più che serviva nella fase centrale del match, e poi, nel complesso, il carattere è venuto fuori con la determinazione di volersi riprendere una partita che ingiustamente ci vedeva sotto. E’ forse in alcuni singoli che c’è stato il passo indietro e che è mancato quell’apporto che nella gara sarebbe stato fondamentale. Brignoli va giustamente dietro la lavagna, non si può perdonare a questi livelli un errore del genere, ma sappiamo che per il portiere ex Benevento questo è un passaggio a vuoto in mezzo a prestazione stellari. E’ semmai su Bajrami che la riflessione – soprattutto da parte di altri – diventa più seria e difficile. Prestazione, ancora da trequartista, nettamente insufficiente con limiti espressi soprattutto nei movimenti senza palla e questo (poi sarà il tempo a dirci se Dionisi ha fatto un capolavoro con Moreo) potrebbe essere anche il neo della società che non ha voluto fare altri innesti nel delicato ruolo di trequartista sapendo che sarebbe stato fulcro del gioco del suo nuovo allenatore. Passo indietro anche di Nikolaou rispetto alle cose migliori che gli si era visto fare nell’ultimo periodo. Da dire che serve anche più cattiveria sotto porto, l’Empoli ha giocato nettamente meglio del Cittadella ma è stato troppo dolce ed è servito l’ingresso del giocatore con più fuoco dentro per scardinare la difesa avversaria su azione. Tutto questo, tutta la parte meno positiva (che sappiamo rischia di annebbiare le parti buone della gara) saranno sicuramente oggetto di valutazione da parte del mister e siamo certi che la squadra le saprà recepire al meglio.
Si va avanti con serenità, sia sul fronte coppa che su quello (più importante) del campionato. La consapevolezza di avere un gruppo coeso e dall’indubbio valore resta intatto, e la squadra ha saputo dimostrare che difficilmente commette due volte di fila lo stesso errore. Con gli errori si cresce e – come non manca mai di sottolineare Dionisi – c’è ancora tanto margine. Non c’è da arrivare sulla luna ed in chiusura è anche giusto ricordare come non deve essere un pareggio beffardo a farci storcere il naso ed a farci arrabbiare per due punti che possono leggermente rendere più corta la classifica. Sappiamo cosa deve fare questa squadra, cosa le è richiesto e cosa no.
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