Autori mantovani: opere di Carbonati e Diana Scultori all’asta a Firenze
MANTOVA. Due autori mantovani, Diana Scultori e Antonio Carbonati, in asta a Firenze, tra Dürer, Goya, Guttuso e Chagall. L'appuntamento on line è per i primi giorni di dicembre, da martedì 1 a giovedì 3, con la casa d'aste Gonnelli. Libri e grafica antica e moderna saranno battuti all'incanto nelle tre giornate per oltre 1000 lotti. Di Diana Scultori (Mantova 1545 - Roma 1590) sarà disponibile la Maddalena ai piedi di Cristo in casa di Simon Fariseo, un bulino del1576 di 270x192 millimetri, firmata e datata sulla lastra in basso a destra.
Questa stampa mostra affinità con un disegno di Giulio Campi per la decorazione della cappella di San Giovanni nella Chiesa di San Sigismondo a Cremona. Lo stato di conservazione del foglio nel complesso è buono. La base d'asta è di 140 euro. Diana Scultori, nota anche come Diana Mantovana o Mantuana, era una delle tre figlie di Giovan Battista Mantovano, incisore alla corte dei Gonzaga, che le diede lezioni di pittura e incisione insieme al più noto fratello Adamo. Pare che fosse una donna molto affascinante, dedita alla famiglia. Moglie dell'architetto Francesco da Volterra o Capriani, si trasferì a Roma con lui per dare una spinta alle loro carriere. Fu la prima donna a chiedere e ottenne proprio dalla corte papale il permesso di vendere il proprio lavoro con il suo nome, in un'epoca condizionata da regole rigide, imposte dalla chiesa, si guadagnò la fama di artista di talento.
Diversi invece i lotti di Antonio Carbonati (Mantova 1893 - Roma 1956), incisioni all'acquaforte dalla cartella Terni del 1929, con l’Abbazia di San Pietro in Ferentillo, Palazzo Mazzancolle, San Lorenzo e un panorama, tutti fogli firmati e datati a matita, con base d'asta a 180 euro, e due lotti della cartella Bari, entrambi del 1931, con Castel del Monte., la basilica di San Nicola e Trulli di Alberobello, di cui uno con timbro di “Giorgio Alinari editore Firenze” battuti a partire da 120 euro, e un altro senza battuto a 100 euro.
Antonio Carbonati formatosi a Venezia, all'Accademia di Belle Arti, si perfezionò a Roma con Giulio Aristide Sartorio dedicandosi esclusivamente alla tecnica dell'acquaforte. Dal 1917 realizzò numerosi scorci della città eterna, prima di recarsi a Parigi dove pure realizzò una serie di acqueforti. Rientrato in Italia nel 1921 realizzò una serie di dipinti rappresentanti scorci delle più importanti città italiane. A Parigi gli venne assegnata una medaglia d'oro, nel 1925, all'Esposizione internazionale. Partecipò anche ad altre importante rassegne tra cui diverse edizioni della Quadriennale di Roma. Negli anni scorsi a Mantova gli sono state dedicate importanti mostre retrospettive a Palazzo Ducale e a Palazzo della Ragione con la collaborazione dell'Archivio Sartori che ne ha curato uno dei più importanti cataloghi dell'opera.