La Unahotels crolla a Pesaro
REGGIO EMILIA. li alibi ci sarebbero anche tutti a giustificare il crollo verticale a Pesaro della Unahotels, al rientro dopo un mese di patimenti dovuti al focolaio di Covid scoppiato in squadra. Eppure, oltre a inevitabili gambe molli e fiato corto, è mancata testa e concentrazione ai biancorossi nel posticipo alla Vitrifrigo Arena.
Ce la fa infatti troppo agevolmente Jasmin Repesa ad asfaltare il team del suo ex allievo Antimo Martino. Ce la fa, il veterano dei coach della Lega, nonostante all’appello gli mancassero tre giocatori, tutti positivi, tanto da rendergli le rotazioni ridottissime.
Fortuna vuole che ora Martino, cui ieri mancavano Blums e Cham, avrà un paio di settimane per far ritrovare a suoi fiducia e condizione, visto che il campionato si prende una pausa per l’attività delle squadre nazionali e in campo siritornerà solo il 6 dicembre quando all’Unipol Arena arriverà Cremona. Sperando di cancellare il disastro di ieri sera.
Più tonica dei reggiani, Pesaro parte infatti discretamente bene e solo la manina calda di Taylor tiene Reggio a stretto contatto. Non è l’unico, il play americano, a metterla: dall’arco Kyzlink raggiunge i padroni di casa (10 pari). Repesa insiste a far giocare i suoi a ritmi elevati, per togliere fiato ai provati biancorossi. Pur faticando, almeno nei primi minuti, Reggio tiene il ritmo. Sotto le plance Elegar sgomita con lo spauracchio Cain, miglior rimbalzista dela serie A. Ma il gol del sorpasso, come da copione, arriva dai 6.75 grazie a Bonacini cui Martino dà minuti e fiducia.
Affidandosi agli italiani, la Unahotels stacca fino al vantaggio di sei punti (16-22 al 9’), suggellato dalla bomba di Candi.
Ispiratissimo, Delfino spezza il momento magico reggiano: la sua tripla fissa il punteggio sul 19 a 22 alla prima sirena.
Tornata letale dalla lunga distanza, la truppa di Martino stacca ancora i pesaresi di sei punti (19 a 27 al 12’). E, ancora, è il capitano di casa, Carlos Delfino a dare sprint, oltre che punti. Due canestri dell’argentino ed ecco che Pesaro è di nuovo a un possesso dagli ospiti. Sorpresa dalla progressione dei locali, Reggio pasticcia in attacco in più occasioni e devono passare 2’ prima che ritrovi il canestro con Diouf.
Ma disgraziatamente è solo un attimo isolato.
Delfino, sempre lui, segna dall’infinito e oltre. Non contento accende pure Zanotti che vola più in alto dell’immobile Johnson e la Carpegna impatta: 31 pari al 16’.
Replica Taylor, quindi Zanotti, splendidamente imbeccato da Delfino, regala ai suoi il primo vantaggio. Il capitano di casa spinge ancora più a fondo Reggio. Che, scivolata a -5, trova una boccata d’ossigeno dall’appoggio Baldi Rossi. I due liberi di Filipovity, spedito in lunetta da Elegar, mandano tutti negli spogliatoi per la pausa lunga con Pesaro avanti 42 a 37.
Precipita la Unahotels all’inizio della ripresa. Implacabile, imprendibile, Delfino dà prova della gran classe e affonda gli avversari sul -10 (47-37).
Non ha reali ostacoli davanti l’asso di casa, che annulla immediatamente anche la tripla di Baldi Rossi. E anche se Elegar e Bostic si fanno sentire, Pesaro ha innescato le marce alte e tiene ben distanti gli ospiti sempre più in affanno.
Precipitata sul -11, Reggio finalmente si smuove, ritrova quel minimo di carattere che la spinge a risalire a cavallo del terzo e del quarto periodo, risale sino al -4 (59-55).
Illusorio però pensare che la truppa di Repesa non sappia reagire, confondendo le costruzioni offensive dei biancorossi.
Al 33’ l’uscita di Elegar per raggiunto di limite di falli accelera un processo di sfaldamento già in atto nel team reggiano. Seguono infatti sette minuti d’agonia in cui gli uomini di Repesa schiaffeggiano a ripetizione gli inermi biancorossi che chiudono una serata nera non riuscendo neppure a evitare l’onta di un -21.