Realizzato un pozzo in Etiopa grazie alla colletta delle scuole
![Realizzato un pozzo in Etiopa grazie alla colletta delle scuole](https://iltirreno.gelocal.it/image/contentid/policy:1.39591429:1606505607/LUCA%20BASILE%20-.jpg)
I giovani, supportati dalle famiglie e dai commercianti, sono riusciti nell’impresa: hanno portato l’acqua nel villaggio di Opagna in un Paese devastato dalla guerra
PIETRASANTA. Quel villaggio, non così piccolo, ma celato nelle carte geografiche dell’Africa, si chiama Opagna e si trova nella regione etiope di Gambella. E a Opagna la vita è complicata: ci vuole un gran cuore e molto altro per andare oltre ai mille muri sdrucciolevoli del quotidiano.
Ecco, il gran cuore, in questa storia, lo hanno messo anche alcune scuole di Pietrasanta, supportate da famiglie e commercianti, che sono riuscite, grazie ad una serie di donazioni, a fare costruire un pozzo che è di enorme aiuto per la comunità. Quel pozzo è vita come ricorda nelle sue testimonianze il padre salesiano Filippo Perin che da tempo si trova in Etiopia. Nelle sue lettere ai contatti e agli amici pietrasantini – in particolare a Marco Moriconi ideatore del progetto cominciato nel 2011 e realizzato 3 anni dopo – padre Filippo – anche se in zona è operativo in modo significativo un altro missionario, padre Tesfay – racconta non solo della felicità degli abitanti per il dono dell’acqua – perché di dono inestimabile si tratta per questo villaggio etiope mentre da noi lo si da’come scontato –, ma soprattutto del dramma che si innesca in una regione che confina con il sud del Sudan, zona dove l’instabilità politica si riflette, in modo spesso devastante, anche sulla vicina terra etiope. Una situazione, come dicevamo, complicata, che rende il domani, non prossimo, ma immediato, di bambini e famiglie, incerto. E sono proprio i bambini a pagare le più estreme conseguenze di una parte di mondo dove razzie e conflitti sono, purtroppo, all’ordine del giorno.
La situazione generale del paese, già gravata dal covid e con problematiche condizioni di risposta di un sistema sanitario praticamente inesistente, è piombata ad inizio novembre in una escalation di tensioni etnico-politiche sfociate in vera e propria guerra tra il governo centrale e quello regionale del nord del paese. Ci sono centinaia di civili uccisi e migliaia di sfollati verso il Sudan. Il timore che esploda una guerra tra Stati nella delicata regione del Corno d’Africa è concreto. E in un contesto dove il divenire è un tragico punto di domanda quel pozzo, come detto, è un messaggio di vita, di speranza, di consapevolezza che qualcosa può nascere oltre le macerie della violenza e della povertà.
Perché, nonostante tutto, continua miracolosamente a portare l’acqua non solo al villaggio di Opagna, ma anche ad altri due vicini, perché funziona bene e garantisce il supporto necessario che va oltre la sopravvivenza e perché ancora è un soffio vitale che non viene meno nonostante il dolore. Pietrasanta questo lo ha ben compreso ed è importante sottolinearlo. Per non dimenticare quel piccolo grande villaggio. E per provare a guardare al domani.