Cosenza-Empoli…. il giorno dopo
A Cosenza l’Empoli ha centrato il suo undicesimo risultato utile consecutivo in campionato. Non accadeva dalla trionfale stagione 2017/18, durante la quale il filotto di partite senza sconfitte era stato addirittura di ventotto. Siamo lontani anni-luce da quei numeri, probabilmente irraggiungibili. Ma l’Empoli di Alessio Dionisi sa quel che vuole e sa come prenderselo. Anche in terra calabrese gli azzurri hanno condotto una gara intelligente, aspettando il momento giusto per piazzare la prima zampata. Poi nel secondo tempo, con calma, hanno fissato il risultato.
Quello dell’Empoli è un gruppo compatto. Lo dimostrano anche le scelte iniziali di Dionisi, che ha messo a riposo alcuni giocatori più spremuti degli altri. In attacco la scelta è ricaduta sul trio Bajrami-Matos-Olivieri, certamente più dinamico rispetto a quello composto da Moreo-La Mantia-Mancuso che ha concluso il match. Proprio Matos è stato uno dei più positivi: tanta corsa per il brasiliano, oltre allo spunto che ha portato al calcio di rigore assegnato al 45′.
In generale è piaciuta la prova di tutta la squadra. Perché contro il Cosenza non era semplice trovare il varco giusto, contro una squadra che ama chiudersi e ripartire. E che fino a ieri mattina, vale la pena ricordarlo, era la miglior difesa del campionato insieme al Monza. L’Empoli è partito forte, poi ha tenuto botta ed è rinvenuto nuovamente a fine primo tempo, quando ha trovato anche il gol del vantaggio. Il Cosenza ha colto due traverse, è vero, ma non c’è mai stata l’impressione che l’Empoli potesse capitolare.
Questo è un Empoli che ha una forte impronta “dionisiana”. Ormai rischiamo di essere ripetitivi ma il tecnico azzurro, oltre ad aver ridato linfa a un gruppo che lo scorso anno sembrava appassito, ha saputo toccare le corde giusto anche dal punto di vista tecnico. Chiunque giochi, sa cosa deve fare. Poi ci può essere qualcuno che spicca, qualcun altro che commette qualche errore, ma l’interpretazione è quasi sempre quella giusta.
Parlando di singoli, ottima – ancora una volta – la prestazione di Parisi, che sta diventando una vera e propria certezza sulla fascia sinistra. L’ex Avellino ha tutto per poter sfondare: corsa, applicazione ma soprattutto irriverenza. Non ha paura di nessuno, si getta in avanti con grande generosità ma è molto presente anche in fase difensiva. Netto miglioramento di Ricci, che ha sfornato una buona prova anche dal punto di vista atletico. Ma bene anche chi è entrato in corsa: non solo il trio di attaccanti, ma anche Damiani e Zurkowski si sono fatti trovare pronti nel momento del bisogno.
In conclusione, l’Empoli si gode il primato prima della sosta e del successivo big-match contro la Salernitana. Forse non è ancora il momento di fare certi discorsi, di aumentare le aspettative. Ma questa squadra, ogni partita che passa, dimostra di saperci fare. Il gruppo azzurro è equilibrato, proprio come il suo allenatore, e probabilmente è per questo motivo che dalla dirigenza traspare l’idea di non voler cambiare nulla, durante il mercato invernale. La netta impressione è che questo Empoli abbia moltissimo da dare a questo campionato.
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