Il Covid 19 ha accelerato i processi di digitalizzazione del lavoro, dell'istruzione, dei pagamenti e di un sacco di cose che riguardano la nostra vita quotidiana. La crescita vertiginosa del fenomeno smartworking, la DAD (didattica a distanza), i pagamenti cashless favoriti dal cashback di Stato e lo sviluppo dell’ecommerce (con Amazon a fare la parte del leone). Un processo di espansione digitale che continuerà anche per l'anno nuovo e dove serviranno figure professionali sempre più specializzate. A rivelare quali sono ci sono diverse ricerche, quella di Assolavoro, quella di Union Camere e quella di Experis, che si concentra sul digital.
La top 10 delle professioni ad alta-media-bassa qualifica
L'analisi di Assolavoro, che ha passato al setaccio i due principali portali di raccolta annunci come LinkedIn e Trovit, mette in evidenza le 30 professioni più richieste del momento, suddivise per qualifiche. Per le professioni ad alta qualifica al primo posto svettano tutti i lavori legati al mondo della medicina: infermieri qualificati, tecnici di laboratorio e medici occupano i primi tre gradini della Top 10 dei lavori a elevata qualifica. I software engineer e Java Software engineer, così come gli analisti software, i sistemisti, i tecnici di rete e gli Onsite manager sono richiestissimi, occupando dal quarto al settimo posto (compresi). Gli ultimi tre gradini sono assegnati ai responsabili vendite, agli specialisti commerciali, ai tecnici commerciali/export manager. Per quanto riguarda invece le professionalità a media qualifica, ci sono sempre gli operatori socio - sanitari che spiccano al primo posto. Al secondo posto ci sono gli specialisti amministrativi, seguiti da contabili (terzi) e dagli specialisti del credito (quarti). Spazio anche a responsabili di negozio e consulenti di vendita. Vanno molto forti anche le badanti: sono settime nella graduatoria, davanti al personale di assistenza clienti, call center e addetti helpdesk. Per quanto riguarda infine il mondo della bassa qualifica, la domanda si concentra soprattutto su metalmeccanici specializzati e turnisti. Se la cavano però bene anche carpentieri e muratori e, al decimo posto, spuntano anche corrieri/autisti.
Le 5 professioni più richieste, secondo Union Camere
L'analisi del Sistema Informativo Excelsior promosso da Union Camere e Anpal evidenzia che le professioni più richieste sono cinque e sono ben distribuite in tutti i settori. La prima riguarda il settore della programmazione e sviluppo è in assoluto l’ambito lavorativo più dinamico degli ultimi anni con il digitale che ha acquisito un ruolo strategico essenziale in tutte le aziende. Il Developer, l'ingegnere informatico che si occupa di progettare, sviluppare e gestire non solo siti internet e app, ma anche codici per sistemi operativi e software di uso interno all’azienda, andando a supportare così il percorso di Digital Transformation che tutte le imprese stanno affrontando.
In seconda posizione c'è il Web Marketing Specialist che assume un ruolo strategico sempre più decisivo, pianificando e realizzando la presenza online delle aziende. Spazio anche nell'ambito delle risorse umane con l'HR Specialist, professionista nella ricerca, selezione e gestione del personale. In quarta posizione ci sono le figure professionali di qualità e controllo nella grande distribuzione e in quinta le professioni relative alla sicurezza digitale come AI Specialist, Data Protection Officer, Big Data Analyst.
Le professioni più richieste nell'ambito tech
La ricerca di Experis invece si è focalizzate sulle figure tech più ricercate del 2021. Si tratta di professionisti diventati fondamentali per la transizione tecnologiche delle imprese, e che possono percepire stipendi molto generosi, proprio per la loro specializzazione. Sono i developer, machine learning specialist, cloud architect, cyber security manager, data scientist/data analyst, e system administrator. Se vi state chiedendo cosa siano e in cosa consistano, sappiate che hanno a che fare con la crescita impetuosa dell'intelligenza artificiale e del machine learning, i nuovi metodi di programmazione che permettono a computer e robot di apprendere informazioni partendo dai dati. I comparti che si stanno dotando maggiormente di questi profili sono quelli dei servizi, finanza, telecomunicazioni, pharma e sanità.
Dalla ricerca emerge che fra le soft skill maggiormente richieste ai professionisti emerge la flessibilità, le abilità comunicative, la capacità di lavorare in team, di problem solving e gestione dello stress e fra le tendenze in evidenza un forte incremento nell’utilizzo di piattaforme di videoconferenza per facilitare l’adozione dello smart working. Sì proprio quello che ha cambiato la nostra modalità di lavorare.
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