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Январь
2021

Modena Medici pensionati in campo per somministrare vaccini

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MODENA Medici pensionati che tornano in campo per dare manforte nelle vaccinazioni, in un quadro di necessità crescente di personale? Non si esclude di ricorrervi anche a Modena come già stanno facendo a Ferrara, dove l’Ausl locale sta potenziando il team dei “vaccinatori”, ancora troppo esiguo (una cinquantina di unità) coinvolgendo sia i medici di medicina generale che quelli in pensione, in forma volontaria o contrattuale. Anche se il reclutamento in queste prime fasi non si sta rivelando affatto semplice.

A Modena sono già rientrati in servizio due medici Ausl pensionati di recente per dare una mano nella somministrazione dei vaccini, ma lo hanno fatto offrendo la loro disponibilità al servizio su base volontaria, senza una una chiamata specifica da parte dell’azienda. Che in questa prima fase di somministrazione a numeri ancora ridotti riesce bene a sopperire al bisogno con le forze in campo, ma non esclude di fare una chiamata più ampia nel passaggio che vedrà presto una fascia sempre più larga di popolazione sottoposta alla profilassi, con necessità quindi di un team vaccinatore sempre più allargato.

«Al momento - sottolinea Silvana Borsari, referente unico provinciale per la campagna di vaccinazione anti-SarsCov2 - il personale addetto alla somministrazione del vaccino è sufficiente a garantire l'attività sia nel punto unico vaccinale provinciale, dove sono allestite dieci postazioni che lavorano contemporaneamente, sia nelle case di riposo. Il personale ha aderito con entusiasmo manifestando grande interesse e disponibilità ad entrare a far parte dei team vaccinali». C’è tutta la consapevolezza dell’importanza del momento, insomma. E anche per questo ci si sta già proiettando sulla nuova fase “di massa” che richiederà più forze: «In questo momento attendiamo l'esito del bando della struttura commissariale (quello lanciato da Arcuri l’11 dicembre per reclutare 3mila medici e 12mila infermieri a tempo determinato per la somministrazione dei vaccini, ndr) e ci prepariamo ad aumentare il personale per la seconda fase della campagna, che dovrà offrire la vaccinazione a un numero molto grande di cittadini».

Chiaro che, se il bando non darà gli esiti sperati, per fronteggiare un numero così consistente anche la chiamata dei pensionati diventerà un’opzione utile: «Si farà tutto quanto il necessario per reperire il personale» dice l’azienda, lasciando dunque per ora aperte tutte le strade.

Complessivamente ieri in Emilia Romagna sono state vaccinate 6.654 persone, numero subito andato oltre le somministrazioni prenotate per la giornata (6.372). E le aziende sanitarie hanno proseguito a effettuarle fino alle 21. Vaccini effettuati a donne e uomini che lavorano nella sanità regionale fra medici e infermieri, operatrici e operatori delle Cra, oltre agli anziani ospiti nelle strutture. Sono così salite a 14.854 le persone vaccinate in regione, grazie al 33% delle dosi consegnate al momento.

Altri numeri però rinviano a nuova preoccupazione: dal nuovo report sui contagi delle ultime 24 ore non arrivano indicazioni confortanti, facendo capire una volta di più che c’è una battaglia in corso. Nel modenese si sono registrati altri 189 casi, con ben 9 morti: cinque uomini (di cui due di 81 anni e gli altri di 64, 73 e 94 anni) e quattro donne (di 55, 77, 92 e 93 anni). I pazienti ricoverati in terapia intensiva in città risultano adesso 48 (uno in più). —

D.M.

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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