Magnani: «Fuori i soldi per la vendita del Galilei o mi incatenerò sotto la Regione»
Pisa. «Se fosse necessario sono disposto anche ad incatenarmi sotto il palazzo della Regione affinché la nostra città possa ottenere quello che le spetta da tempo. Parlo dei finanziamenti per la Cittadella Galileiana». Pierpaolo Magnani, assessore alla cultura del Comune di Pisa, non usa giri di parole. E ieri mattina, a Palazzo Gambacorti, la polemica mai sopita è riesplosa. L’occasione è stata l’incontro per la presentazione del bilancio 2020 e dei progetti culturali in cantiere per il 2021.
Quello che spetta a Pisa sono soldi. Tanti soldi: 2 milioni e 500mila euro che il Comune attende da tempo dalla Regione per concludere il progetto della Cittadella Galileiana dentro l’area dei Vecchi Macelli. In ballo la realizzazione del Museo dedicato a Galileo Galilei. «Ebbene, nonostante siano trascorsi anni – ha detto Magnani – quei soldi, sotto forma di finanziamenti, nelle tasche dei pisani non sono mai arrivati».
Due milioni e mezzo di euro che fanno parte di una promessa stretta nel 2014 dall’ex presidente della Toscana Enrico Rossi a seguito della vendita delle quote Sat, la società che gestiva l’aeroporto Galilei. Fu lo stesso Rossi a chiarire, quasi come sorta di risarcimento verso la città, che il ricavato della vendita (5 milioni in tutto per la Cittadella Galileiana) sarebbe tornato a Pisa sotto forma di finanziamenti. Ma solo la metà è arrivata.
Il braccio di ferro tra Pisa e Firenze, quindi, si riaccende. Questa volta ad innescare la miccia le parole dell’attuale presidente della Regione. «Di recente Eugenio Giani – ha detto Magnani – ha parlato di finanziamenti da elargire ad ogni provincia per rendere omaggio con eventi a Dante, in occasione dei 700 anni dalla nascita. Si parla di 200mila euro da dividere tra 101 enti locali. Vere e proprie briciole, quando a Pisa spettano soldi importanti per finire di realizzare i suoi progetti in ambito culturale per il rilancio della città».
E così Magnani si dice pronto a protestare fin sotto le finestre della Regione e ad incatenarsi ai cancelli se necessario. «Eppure di richieste ed incontri per avere un chiarimento sui tempi della riscossione da parte della città nei mesi passati e attuali ne ho rivolte più di una – ha precisato l’assessore alla cultura – sia a Rossi che a Giani, oltre che al presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e all’assessora regionale Alessandra Nardini. Non ottenendo però risposte».
Della vicenda del mancato incasso dei 2 milioni e 500 mila euro recentemente si è interessato anche il consiglio comunale di Pisa, riunitosi ai primi di dicembre per discutere della situazione dell’aeroporto Galilei. Nell’occasione era stata presentata anche una mozione firmata dai consiglieri di maggioranza Gambini, Buscemi e Cognetti (centrodestra) per chiedere al sindaco, tra l’altro, di sollecitare la Regione su quanto dovuto. Finanziamenti importanti a sostegno della Cittadella Galileiana, che rientra nell’ambito dei progetti sui quali l’assessorato alla cultura di Pisa punta per questo 2021. «Nonostante l’anno difficile – ha precisato Magnani – sono molto soddisfatto del lavoro svolto e delle scelte che ho fatto». Scelte, molte delle quali finalizzate ad aiutare il comparto della cultura, messo in ginocchio dalla pandemia. Mentre per quest’anno si riaffacciano i progetti: la rinascita del Bastione del Parlascio, grazie anche ad un finanziamento da parte della Fondazione Pisa, da trasformare in polo museale virtuale, e l’attuazione del progetto di navigabilità dell’Arno. —
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